«MI
permetto di suggerire al nostro parroco, ed eventualmente a chi lo ha ispirato,
di astenersi per il futuro da giudizi e
censure
politiche e di occuparsi
più
delle anime delle nostre parrocchie così come ci insegna il
nostro
Santo Padre». L'affermazione è dell'ex sindaco di Castelforte, nonché attuale
presidente
del
consiglio comunale, Gianpiero Forte, che ha bacchettato il
parroco
don Fabio Gallozzi, il
quale
in una nota inviata in municipio aveva rimarcato che le responsabilità della
chiusura della
chiesa
di San Rocco avrebbero
potuto
dipendere dall'Amministrazione Forte per i mancati interventi. Dichiarazioni
che hanno
provocato
la reazione dell'ex primo cittadino Gianpiero Forte, che
ha
chiesto all'attuale sindaco quale sia la sua posizione in merito a
questa
invasione di campo e quali
azioni
ha posto in essere o vuole porre in
essere.
«Intanto -ha affermato Gianpiero
Forte-
bisogna dire che grazie alla precedente Amministrazione, di cui faceva parte
anche l’attuale sindaco, siamo riusciti a
realizzare
nella chiesa di San Rocco,
importanti
lavori relativi alla pavimentazione interna, alla copertura, all’impianto
elettrico
agli infissi. Anzi di più, visto che
sono
stato accusato personalmente è giusto che dica e per la prima volta, che il
sottoscritto
ha finanziato di tasca propria
i
lavori relativi alla pitturazione della
facciata
esterna della chiesa di San Rocco.
Ma
forse il parroco ignora che non solo la
precedente
Amministrazione è riuscita ad
ottenere
finanziamenti regionali, che ci
hanno
permesso di mettere a nuovo il
convento
delle Suore Trinitarie (Casa della Pace) e realizzare anche l’oratorio e di
ristrutturare
anche l’asilo, finanziamenti
provinciali
importanti; e da ultimo e non
per
ultimo sempre la precedente Amministrazione è riuscita ad avere circa
400.000
per la chiesa di San Giovanni Battista grazie alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri
ed
alla legge relativa all’otto per
mille,
proprio per fare anche quei
lavori
oggetto della lettera del
nostro
parroco/amministratore,
ma
che prevedono soprattutto la
messa
in sicurezza del campanile
e
della torre medioevale. Infineha proseguito Forte- la stessa canonica di San
Giovanni è attualmente oggetto di intervento sotto
la
direzione del parroco grazie ad
un
contributo regionale avuto
sempre
dalla precedente Amministrazione. A questo proposito
sarà
mia cura verificare lo stato
dell’arte
di questi lavori visto anche che diversi armadi e suppellettili sono da tempo
in bella mostra
esposti
alle intemperie sul terrazzo parrocchiale ed ormai inutilizzabili. Questo
per
ribadire, qualora ce ne fosse la necessità ed il bisogno, quanto stesse a cuore
anche
il patrimonio ecclesiale alla precedente Amministrazione e quanto sia stato
valorizzato,
con interventi mirati e qualifi c a n t i » .
da
LATINA OGGI DEL 25.5.13
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