Il
suo zampino spunta nelle faccende più oscure degli ultimi
quarant’anni
della storia d’Ita -
lia.
Non poteva dunque mancare in
quella
nerissima dei veleni delle
industrie
del nord smaltiti nelle
viscere
della Campania e chissà
dove
altro ancora. Ecco allora che
anche
nel traffico dei rifiuti tossici
esce
fuori il nome di Licio Gelli, il
faccendiere,
il giornalista, il finanziere ma soprattutto il maestro venerabile
della loggia massonica
P2.
Di
Gelli ne parla l’ex boss dei
Casalesi,
Carmine Schiavone, in
una
nuova intervista rilasciata, a
pochi
giorni da quella trasmessa
di
una lussuosa villa a Sperlonga, ma anche il complesso alberghiero
Marina di Castellone a
Formia.
Immobili sequestrati a
seguito
dell’operazione
«Green»
condotta dalla Dia sul
traffico
dei rifiuti gestito dalla
camorra.
Insomma una vecchia
conoscenza
della provincia pontina, che con Licio Gelli, parola
di
Schiavone, era «culo e camicia». Cose così, cose che non
fanno
che intorpidire ancora di
più
le trame di un affare che,
ancora
parola di Schiavone, «vale più di quello delle droghe».
Miliardi
entrati nelle tasche della camorra, di spregiudicati professionisti e
faccendieri, ma anche di politici. Nell’intervista,
Schiavone
aggiunge pure di aver
indicato
in modo preciso tutti i
punti
in cui sono stati interrati i
rifiuti
tossici: «Le bonifiche però
non
vengono fatte perché allo
Stato
costerebbero troppo».
Dunque
si fa finta di non sapere.
Fatto
che richiama tanto alla storia dei fusti tossici interrati a
Borgo
Montello. Storia di cui
Carmine
Schiavone ha già raccontato in passato in qualità di
pentito
tornando a parlarne nei
giorni
scorsi nell’intervista rilasciata a Sky Tg. «Moriranno in
tanti»,
è stata la lugubre profezia
lanciata
dell’ex boss a proposito
dei
veleni arrivati anche in terra
pontina.
Ad Aprilia, Pontinia,
ma
anche nel vecchio invaso denominato S-0 della discarica di
Borgo
Montello. I lavori di scavo sono stati ultimati nel 2012
senza
dare alcun risultato. Secondo alcuni si è cercato nel
punto
sbagliato e con mezzi inad eg u a t i .
DA
LATINA OGGI DEL 1.9,.13
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