contro Giancarlo Cardillo, ex delegato
della giunta
g u i d a t a d a
Gianpiero Forte.
Ieri è stata la
giornata delle
repliche all'ex
assessore e vicesindaco,
che
nei giorni scorsi
aveva ridim
e n s i o n a t o
l'attività del
settore servizi
sociali (guidato
da lui sino a
pochi mesi fa)
e ieri contestato
la mancata
adesione del
Comune alla
giornata finale
delle manifestazioni
indetti
per l'anniversario
dell'Unità
d'Italia. Maurizio
Cinquanta
e il sindaco
Gianpiero Forte
accusano
Cardillo di essere
in campagna
elettorale e di alzare polveroni. Il
sindaco Forte ha precisato che il Comune
non ha partecipato alla cerimonia
di chiusura a Roma perchè l'amministrazione
non è stata invitata, ma ha
ricevuto solo un suggerimento ad organizzare
un evento analogo sul territorio.
«Organizzare -ha detto- tanto per
fare qualcosa non è il caso, ma ribadisco
che abbiamo dimostrato con i fatti
l'attaccamento alla Patria. Ancora una
volta, il consigliere Giancarlo Cardillo
ha perso una buona occasione per
evitare brutte figure e si è addirittura
abbandonato, e non è la prima volta, a
giudizi gratuiti sulla mia persona, attribuendomi
pensieri che sono estranei
alla mia storia, alla mia vita e alla mia
professione. Vorrei essere arrabbiato
con lui, ma non ci riesco, lo capisco. In
questi ultimi mesi, infatti, si è cacciato
in un vicolo cieco e cerca di uscirne ma
continua a fare errori.» Cardillo, dal
canto suo, ha precisato che il suo non
voleva essere un attacco personale verso
il sindaco, con il quale ha collaborato
per oltre 4 anni. Sulla stessa lunghezza
d'onda di Forte la replica dell'assessore
Maurizio Cinquanta,
succeduto proprio a Cardillo. «Non è
condivisibile -ha affermato- pur considerando
il clima da campagna elettorale,
che passi un messaggio non veritiero
e sostanzialmente strumentale nei
confronti della cittadinanza ma, soprattutto,
nei confronti di chi ha più
“bisogno” di certi servizi e certe attenzioni.
Le varie esigenze che scaturiscono
dal “sociale” non possono e non
devono sottostare a personalismi che
sono la negazione più completa del
bene comune. I personalismi sono
“velleità di tempi passati” che non
sono, grazie a Dio, più accettabili. Il
consigliere Cardillo continua, invece, a
non tenere in considerazione i risultati
oggettivi che questo assessorato sta
ottenendo. Nel suo immaginario egli
continua a pensare che, se certi servizi
proseguono e si migliorano, come è
giusto che sia, i cittadini non gli riconosceranno
la sua “indispensabilità”.
Ormai Cardillo si è rivestito del ruolo
più di censore che di politico, senza
rendersi conto che parla del “niente”,
pur sapendo che questa amministrazione
sta continuando a dare risposte ai
cittadini proprio perché certi obiettivi,
anche da lui condivisi, si stanno raggiungendo
nel rispetto del programma
elettorale presentato cinque anni fa».
Gianni Ciufo
DA LATINA OGGI DEL 16.3.12
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