martedì 18 dicembre 2012

CASTELFORTE: SCUOLE AL FREDDO!






SCUOLE senza riscaldamento e linee telefoniche e cittadini che non ricevono la posta. A
Castelforte il gruppo consiliare Insieme per
Castelforte e i Cristiano Popolari, in due distinte
note, attaccano l'Amministrazione locale. Paolo
Ciorra e Giancarlo Cardillo, consiglieri comunali di «Insieme per Castelforte» hanno denunciato il mancato funzionamento dei riscaldamenti nelle ore pomeridiane di rientro degli
alunni della scuola Petronio e del plesso di San
Martino. Per i due esponenti di minoranza i
riscaldamenti vengono spenti alle 12 e nessuno
sa chi ha dato tale disposizione e le linee
telefoniche non funzionano da diversi giorni.
«La nostra scuola -hanno detto Ciorra e Cardillo
- è veramente allo sbando. In questi giorni ci
sono state varie forme di protesta da parte delle
ditte di trasporto e , questo , ovviamente , ha
creato molto disagio per il trasferimento dei
nostri ragazzi presso gli istituti senza che di
tutto ci sia comunicazione da parte del comune.
I genitori, ci chiediamo, che non hanno la
possibilità di accompagnare i propri figli a
scuola come dovrebbero fare? Perché il nostro
sindaco non si è adoperato perlomeno nel fare
informazione in tempo utile, oltre che ovviamente, tentare di risolvere tutti questi problemi
che fanno si che la nostra scuola, da tempo vanto
dell'Amministrazione, oggi si trovi in questo
stato insoddisfacente per il benessere dei nostri
figli?». E mentre i due consiglieri parlando di
degrado ambientale, sociale e culturale, Vincenzo Coviello, dei Cristiano Popolari, invece
parla di un paese abbandonato, in quanto ha
denunciato la mancata consegna della posta. «Il
servizio -ha affermato Coviello- è stato spostato
dalla sede di Castelforte a quella di Grunuovo;
ci dicono che montagne di lettere, bollette della
luce , del gas e dell'acqua sono ammucchiate
perchè un postino, vittima di un incidente, non
è ancora rientrato. La colpa sarà pure degli uffici
postali, ma quello che è insopportabile è il
silenzio di questa amministrazione comunale;
nessuna protesta ufficiale, nessuna richiesta alle
Poste per capire come e quando il servizio sarà
ripristinato e perchè si ripete questo disservizio
ogni due mesi e chi deve pagare i danni. Ma il
Comune la riceve la corrispondenza o non se ne
preoccupa nessuno?».

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