venerdì 30 novembre 2012

MINTURNO: CITTà PER LA VITA - CONTRO LA PENA DI MORTE


 Il Comune di Minturno ha aderito alla campagna “Città per la vita - città contro la pena di morte”, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio per la giornata del 30 novembre, data in cui si ricorda la prima abolizione della pena capitale: quella del Granducato di Toscana (30 novembre 1786). A sostegno di tale mobilitazione, scandita da iniziative a carattere educativo e spettacolare, vi sono 1527 città, tra cui 69 capitali nei cinque continenti. 



«L’obiettivo - spiega Manuela Cappuccia, Assessore Comunale alle Politiche Giovanili - è quello di sensibilizzare i cittadini su una questione delicata, una battaglia di civiltà. Quest'anno l’iniziativa sbarcherà anche a Parigi, Belgrado e a Barcellona. Nella giornata di venerdì 30 novembre uno striscione con la scritta “Città per la vita - città contro la pena di morte” ed una foto originale di Luigi Grieco comparirà sul campanile della Chiesa dell’Annunziata, a Minturno». 



CAPOLINEA DEI BUS A FORMIA: INIZIANO LE PROTESTE! MA LE NOSTRE AMMINISTRAZIONI HANNO ALTRO CUI PENSARE, E FANNO FINTA DI NIENTE!!!(TANTO NON è UN PROBLEMA CHE LI TOCCA SINGOLARMENTE)






L'ITALIA dei valori di
Gaeta ha chiesto le dimissioni dell'assessore ai
trasporti Antonio Di
Biagio. La richiesta di
fare un passo indietro
arriva nell'ambito della
vicenda della delocalizzazione del capolinea degli autobus alla
stazione ferroviaria di
Formia e sulla quale
l'esponente di giunta
gaetana aveva rassicurato i pendolari gaetani
dopo un incontro col
sindaco di Formia Michele
Forte. Rassicurazioni che
arrivarono ai pendolari in
merito al fatto che, come
promesso dall'amministrazione formiana, il capolinea dei soli autobus da e per
Gaeta sarebbe a breve stato
spostato.
«L'Italia Dei Valori di Gaeta, interpretando il disagio
dei cittadini - affermano in
una nota -, esprime tutto il
suo dissenso sulla linea
portata avanti dall'amministrazione sul problema della fermata dell'autobus
presso la stazione di Formia, nei confronti del quale
sono stati fatti solo annunci
a mezzo stampa, allo stato
attuale tutti rivelatisi propaganda. I cittadini di Gaeta si
sentono presi in giro e stanchi delle promesse dell'amministrazione pertanto
chiediamo le dimissioni dell'assessore ai trasporti Antonio Di Biagio. Siamo giunti ormai a fine novembre e
nel piazzale della stazione di Formia ancora
non si è visto passare
un autobus, per la rabbia dei pendolari, esasperati dagli enormi
disagi acuiti anche
dall’avvento delle
piogge autunnali. I
pendolari di Gaeta erano
stati rassicurati dalle incaute promesse dell’assessore
Di Biagio che, nella nota
pubblicata l'1 novembre
scorso dichiarava testualmente: 'Entro due settimane ritornerà usufruibile
piazza IV novembre e gli
autobus provenienti da
Gaeta potranno raggiungere direttamente la stazione
ferroviaria di Formia». Ma
proprio ieri è giunta la dichiarazione dell’a ssess ore
che ha precisato: «Sono finiti i disagi anche per i
pendolari gaetani della Linea Cotral, conclusi infatti i
lavori in Piazza IV Novembre a Formia, dal 30 novembre p.v. le autolinee da
Gaeta raggiungeranno direttamente la stazione ferroviaria. Avevamo promesso il nostro interessamento
istituzionale verso la questione, e così è stato. Ci
siamo incontrati con l’am -
ministrazione comunale di
Formia per sollecitare la
positiva soluzione della situazione e porre fine alle
difficoltà vissute da tanti
cittadini di Gaeta che, per
vari motivi, di lavoro, studio e altro, si spostano ogni
giorno con il treno. Garantire loro adeguati collegamenti pubblici con la stazione formiana significa
raggiungere un duplice obbiettivo: assicurare ai pendolari la necessaria tranquillità nella mobilità e a
tutti una migliore viabilità».


l'intervento ironico di DELIO FANTASIA.

In realtà le dimissioni da assessore ai Trasporti e Viabilità del Comune di Formia furono annunciate il 29 ottobre scorso, in un comunicato stampa inviato a Telefree. In quell'occasione Pasquale Cupo, assessore, disse perentoriamente che "(...) Mai, e ripeto mai, è stata disposta l'abolizione della fermata dei Bus Cotral e/o di qualunque altra linea dal piazzale della stazione ! Chi vi ha detto che il progetto esecutivo prevedeva la completa pedonalizzazione dell ' area vi ha volutamente preso in giro ; chi vi ha detto che non era più possibile salire con le auto sulla stazione vi ha volutamente preso in giro ; chi vi ha detto che non ci sarebbero più stati spazi per la fermata delle auto vi ha mentito per speculare sui disagi che inevitabilmente i lavori pubblici comportano per tutti (...). 

Non esitò neanche a polemizzare con il Movimento 5 Stelle che nel frattempo aveva concluso una raccolta di firme dei cittadini per chiedere il ripristino delle fermate degli autobus al piazzale della stazione dei treni di Formia: "Posso comprendere che i movimenti delle sette frecce, dei quattro angoli, o il partito dei venti voti abbia bisogno di strumentalizzare il vostro disagio per elemosinare alle oramai prossime elezioni qualche voto in più, ma non posso più accettare che si inventino bugie, si raccontino favole meschine per creare uno squallido allarme nelle categorie più disagiate, che già stanno soffrendo il disagio che i lavori inevitabilmente comportano." 

Poi, nella fase dei commenti, tenne a puntualizzare che "(...) i Bus che arriveranno a Formia da qualunque parte del mondo, fosse anche dalla Cina, prima di andare al piazzale Amerigo Vespucci passeranno e fermeranno alla stazione ; tutti coloro che devono andare da Formia a qualunque parte del mondo potranno comodamente attendere il bus alla stazione ferroviaria, dove arriverà dopo essere partito dal capolinea Vespucci." 

Infine, proprio per rimarcare e la giustezza delle proprie argomentazioni, sancì definitivamente che "(...) Per andare a Gaeta o in qualunque altro luogo del comprensorio il pullman lo prenderà lì dove lo ha sempre preso sino ad oggi, ovvero al piazzale della stazione (...)" e che "i bus che fermeranno alla stazione andranno direttamente nelle rispettive destinazioni senza alcun ulteriore transito per largo Vespucci, non si preoccupi che i tempi resteranno invariati." 

Era talmente convinto di quello che diceva che annunciò solennemente che "(...) Se quello che Vi ho riportato in questo comunicato non fosse la realtà, se ultimati i lavori i Bus non dovessero transitare sulla piazzale della stazione non esiterò un attimo ad affiancarmi a Voi per la immediata riattivazione della fermata Bus". 


Ieri, intanto, sono usciti i percorsi ufficiali degli autobus e si è scoperto che l'assessore ha raccontato una grossa palla, tipica degli spocchiosi incompetenti e ignoranti: 

Si attendono quindi per domani mattina le dimissioni dell'assessore ai Trasporti e Viabilità del Comune di Formia, Cupo Pasquale, e le pubbliche scuse al Movimento 5 Stelle di Formia. Siamo sicuri che non tarderanno. 

Delio Fantasia 

UDC-PDL. TENERAMENTE ......ADDIO!!!!( MA è GIà PRONTO IL NUOVO MATRIMONIO CON IL PD)






PROVE tecniche di un addio
più volte annunciato ma adesso più possibile che mai. Alla
fine doveva succedere: il matrimonio tra Pdl e Udc in provincia di Latina è finito. Oggi
quasi scontato l’annuncio del
segretario provinciale Michele Forte nel corso della conferenza stampa che si terrà
nel primo pomeriggio e
alla quale parteciperà il
commissario regionale,
Antonio Saccone, e forse qualche nome noto
del panorama locale appena passato con l’Udc,
tipo Marco Gatto (candidato sindaco al Comune di
Latina nelle passate amministrative con una civica di
centrodestra) e Bruno Creo,
già An poi transitato per un
po’ dentro il Pdl. L’Udc dunque è arrivata ad un bivio e
sta per svoltare a sinistra, cioè
sta per abbracciare la causa del
Partito Democratico. Non è
una scelta facile da spiegare
all’elettorato cattolico ma soprattutto è una frattura fragorosa con un alleato granitico
qual è stato il Pdl (e prima
ancora Forza Italia e Alleanza
Nazionale). Diciamo che se
oggi Michele Forte rompe con
gli alleati di destra esplode e si
disintegra per sempre il «laboratorio-Latina» come infelicemente fu battezzato da Gianfranco Fini il governo moderato della seconda Repubblica
inaugurato, appunto, in questa
provincia. Per diciotto lunghissimi anni l’attuale segretario dell’Udc, nonché sindaco di una delle città più importanti della provincia, Formia,
ha amministrato insieme agli
uomini di An e Forza Italia e
ha controllato con loro tutto il
potere che c’era in circolazione. Un sodalizio inespugnabile, cattivo per alcuni aspetti.
L’asse di centrodestra ha preso tutto da questa provincia e,
obiettivamente, ha dato molto
poco; ha governato la società
dell’acqua, quelle dei rifiuti, le
consulenze, i concorsi, gli appalti, i porti, le assunzioni, le
candidature ai consigli comunali, quelle dei sindaci, quelle
per la Regione, per il Parlamento, le Giunte, gli assessorati, le aziende speciali, le comunità montane, i consorzi
industriali, i contributi per lo
sport, quelli per i servizi sociali, gli investimenti sugli ospedali... e si potrebbe continuare
all ’infinito. Ecco, è esattamente questo blocco di potere
che si sta sgretolando e oggi
pomeriggio si potrebbe cominciare a raccogliere la prima quota di polvere e calcinacci del castello incantato
abitato senza paura e senza
contrasti da Michele Forte insieme a Claudio Fazzone e
Armando Cusani, i veri latifondisti delle preferenze in
provincia di Latina. Pensare
che un partito così, allegramente e senza fare grinze, possa passare dall’altra parte, con
il Pd, è una piroetta difficile
persino da immaginare. Eppure è vera. Il centro-destra governa ancora pezzi di amministrazione locale, il capoluogo
e la Provincia sono tra questi.
E’ possibile che dopo il divorzio politico si vada incontro a
qualche crisi nelle giunte. Intanto è ormai sicuro che gli
assessori Udc, compreso il figlio del segretario provinciale,
ossia Aldo Forte, abbandoneranno l’esecutivo regionale
della Polverini, decisione già
presa ma che formalmente dovrà essere avallata dall’assem -
blea degli iscritti che si tiene
questa sera al Park Hotel. Il
resto è una favola senza lieto
fine, il «buon governo» della
destra e tutta la sua filiera che
partiva da Latina sono finiti in
un paragrafo piccolo piccolo.
Nessuno rimpiangerà la strana
coppia Pdl-Udc.

giovedì 29 novembre 2012

SCANDALO REGIONE LAZIO: NUOVA INCHIESTA SULLE SPESE DEL PDL







C’è ora un’inchiesta sulle spese pazze del gruppo regionale
del Pdl. L’inchiesta, condotta
dalla Procura di Roma, nasce
dagli atti d’accusa del consigliere Franco Fiorito, a sua volta arrestato per peculato con
l’accusa di aver distratto per
fini personali 1 milione e 357
mila euro.
In pratica, il procuratore Giuseppe Pignatone ha deciso di
stralciare questo filone da quello principale che riguarda proprio l’ex sindaco di Anagni. E
dunque i magistrati ora indagano per trovare riscontri alle dichiarazioni di Fiorito sulle spese dei suoi colleghi di partito.
L’ipotesi, che il procuratore
aggiunto Francesco Caporale e
il sostituto Alberto Pioletti intendono verificare, è che qualcuno possa avere presentato
fatture gonfiate o altri giustificativi fittizi a fronte di prestazioni in tutto o in parte inesistenti. Ai raggi X finiscono
allora convention, cene, ma anche regali.
«La mia destituzione da capogruppo - mette a verbale il 19
settembre scorso Fiorito -nasce
dalla intenzione di regolarizzare alcune spese che mi sembravano fuori controllo». In
quell’occasione l'ex capogruppo consegnò ai pm 16 cartelline, una per ognuno dei consiglieri Pdl, con le spese degli
ultimi due anni. «Ho il sospetto
- spiegò Fiorito - che alcune
fatture allegate per il rimborso
siano relative ad operazioni
inesistenti o effettuate per importi inferiori a quanto pagato».
Diversi i rimborsi segnalati da
Fiorito come sospetti, da quelli
a società di comunicazione a
quelli a società sportive inesistenti, ma anche ad associazioni politiche. Tutte spese (di cui
i diretti interessati rivendicano
la regolarità) su cui da tempo
sono in corso accertamenti.
Intanto, ieri si è appreso della
richiesta di archiviazione di
un’altra indagine condotta
sempre dalla Procura di Roma
e che ha portato all’iscrizione
nel registro degli indagati il
presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e l’asses -
sore al Bilancio, Stefano Cetica. I due sono accusati di abuso
d’ufficio in un filone dell’in -
chiesta relativa a turbativa
d’asta per alcuni appalti pubblici. Nel procedimento principale è indagato l’ex presidente
di Ama Franco Panzironi. Il
filone che coinvolge Polverini
e Cetica riguarda appalti nel
settore della sanità. Nel richiedere l’archiviazione, secondo
quanto si apprende dalle agenzie di stampa, la Procura ritiene
che ove vi fossero irregolarità
su quel tipo di fornitura, avrebbero profili civilistici e amministrativi, non penali. La vicenda risale al 2010 e riguarda un
appalto dal valore di 14 milioni
di euro. Un appalto, sospetta il
pm Paolo Ielo, nel quale sarebbe stata favorita una ditta vicina proprio a Panzironi, all'epoca ad di Ama. La gara al centro
dell’indagine era stata aggiudicata nel novembre 2010 “per il
servizio di noleggio, lavaggio,
manutenzione, fornitura, logistica e vestiario per il personale
del gruppo Ama per un periodo
di 48 mesi”.
L’indagine vede indagati anche tre imprenditori che devono rispondere in concorso del
reato di turbativa d’asta. Il 18
ottobre scorso erano state effettuate perquisizioni nelle sedi
della società Roma Multiservizi e dell’Ama.

QUANDO LA BARCA AFFONDA...............








L’Udc esce dalla giunta di Renata Polverini e domani mattina i due assessori rassegneranno le dimissioni. “Rimetteremo il mandato nelle mani del presidente”, dice l’assessore dimissionario della regione Lazio al sociale Aldo Forte, rispondendo ai giornalisti a margine di un impegno istituzionale, precisando che lui e l’altro assessore all’urbanistica e vicepresidente della Regione, Luciano Ciocchetti, usciranno dalla giunta. La scorsa settimana in una riunione con il segretario Lorenzo Cesa e il leader Pierferdinando Casini era stata sottolineata la necessità di “una forte discontinuità” rispetto alla compagine di governo regionale. 

CONVEGNO A GAETA: LA BATTAGLIA DI LEPANTO NELLA STORIA DEL MEDITERRANEO. APPUNTAMENTO VENERDì 30 NOVEMBRE, PALAZZO CARDINALE DE VIO


La Battaglia di Lepanto nella storia del Mediterraneo” sarà il tema del Convegno Internazionale di Studi promosso dal Comune di Gaeta in collaborazione con l’Arcidiocesi, con il patrocinio della Provincia di Latina, che si svolgerà venerdì 30 novembre 2012, a Gaeta, presso il Palazzo Cardinale De Vio – Sala Convegni Papa Pio IX. “La Battaglia di Lepanto – afferma l’Assessore alla Cultura Sabina Mitrano - importante esempio di solidarietà internazionale cristiana di fronte al comune pericolo, a quell’epoca rappresentato dalla minaccia turca, ha visto la città di Gaeta svolgere un ruolo di primo piano. 






Da Gaeta nel 1571 le navi della Santa Alleanza si diressero a Lepanto per la battaglia decisiva e vittoriosa contro gli ottomani: Gaeta conserva tutt’oggi lo Stendardo della Battaglia nel Museo Diocesano nel Palazzo Cardinale De Vio. Il Convegno di studi organizzato è solo il primo di una serie di manifestazioni che la nostra Amministrazione vuole dedicare a momenti storici, culturali e sociali legati al nostro territorio ma anche di rilevanza internazionale. Questi eventi rappresenteranno occasioni di approfondimento e riflessione, con l’auspicio di dare nuovi input al tessuto culturale della nostra città”.
Sono passati quasi 500 anni dallo storico scontro, avvenuto nel corso della guerra di Cipro, tra le flotte musulmane dell'Impero ottomano e quelle cristiane della Lega Santa (che riuniva le forze navali di Venezia, della Spagna, di Roma, di Genova, dei Cavalieri di Malta, del Ducato di Savoia, del Ducato d'Urbino e del Granducato di Toscana, federate sotto le insegne pontificie) ma ancora si avvertono fermenti e tumulti negli animi degli storici e dei discendenti delle forze allora in campo.
Di qui l’interesse sempre forte degli studiosi a disquisire sull’argomento proposto dal Convegno Internazionale che vedrà la partecipazione di ospiti e relatori di elevato profilo culturale ed istituzionale. 
Interverranno il dr. Nike Koutrakou, Ministro Consigliere dell’Ambasciata della Repubblica Greca, il dr. Erkan Aytun, Consigliere dell’Ambasciata della Repubblica di Turchia, il dr. Sergio Rodriguez Lopes – Ros, Direttore dell’Istituto Cervantes fondato dal Regno di Spagna, S.E. il Venerando Balì Frà John Critien, Conservatore delle Raccolte d’Arte del Sovrano Militare Ordine di Malta, in rappresentanza del Gran Magistero. Ospite d’Onore Don Prospero Colonna, Principe di Stigliano, di Aliano e di Galatro, Grande di Spagna, Duca, Marchese di Castelnuovo. 
Spetterà al dr. Marcello Caliman, Cultore Facoltà di Lettere e Filosofia Università di Cassino e del Lazio Meridionale e della Facoltà di Scienze Umanistiche Università Telematica Pegaso di Napoli, relazionare su “Don Marcantonio II Colonna e la Battaglia di Lepanto tra i Pontificati di Papa Pio V e di papa Gregorio XIII”. Mentre la prof.ssa Sabina Mitrano, Assessore alla Cultura del Comune di Gaeta, illustrerà Gaeta nel sedicesimo secolo. La storica dell’Arte e caporedattrice del periodico on line “Amici di Gaeta”, d.ssa Stefania De Vita, affronterà il tema “La Battaglia di Lepanto nell’Arte”. 
Il Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani ed il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano apriranno i lavori del Convegno che saranno conclusi dall’intervento di S.E.Mons. Fabio Bernardo D’Onorio Arcivescovo di Gaeta.
Il simposio sarà preceduto dalla visita guidata al Museo Diocesano.



FORMIA: TERMINATA LA PIAZZA ANTISTANTE LA STAZIONE FERROVIARIA, ECCO I NUOVI ORARI COTRAL! CHI CI CAPISCE è BRAVO!!!!!!






UNA nuova organizzazione del servizio di trasporto pubblico Cotral,
dopo la conclusione dei lavori di riqualificazione di Piazzale IV
Novembre. Il capolinea resterà presso il Molo Vespucci. Per quanto
riguarda la fascia oraria che va dalle 4.30 alle 13 le corse in arrivo da
Formia transiteranno per piazzale IV Novembre per terminare al Molo
Vespucci, mentre le corse in partenza da Formia posticiperanno di 5
minuti l’orario di partenza senza transitare per il piazzale della
stazione ferroviaria. Per quanto riguarda, invece, la fascia oraria che
va dalle 13.05 alle 22.30, le corse in arrivo a Formia giungeranno al
Molo Vespucci senza transitare per piazzale IV Novembre mentre
quelle in partenza da Formia anticiperanno di 5 minuti l’orario di inizio
transitando per la stazione. «In entrambe le fasce orarie menzionate,
per i collegamenti tra Piazzale IV Novembre e Molo Vespucci, la
clientela potrà servirsi delle corse Formia-Gaeta e Gaeta-Formia con
fermata a Santa. Teresa. Inoltre la clientela potrà avvalersi, per quanto
riguarda la mattina, delle corse verso il Molo Vespucci in arrivo dalla
stazione ferroviaria e, per quanto riguarda il pomeriggio e la sera, delle
corse in partenza dal Molo Vespucci dirette alla stazione».

EMERGENZA IDRICA: DAL CONSIGLIO COMUNALE DI FORMIA UN ATTACCO DIRETTO AD ACQUALATINA!






ATTACCO ad Acqualatina.
L’argomento dell’e m e rg en z a
idrica che si è verificato agli
inizi di novembre
dopo il maltempo
e l’alla gamento
della sorgente
Mazzoccolo è
stato affrontato
dal Consiglio comunale di Formia
ieri sera.
Per il consiglier e   c o m u n a l e
Gianni Valerio il
disservizio comunque si registra da diversi
mesi e sarebbe
necessario che il
Comune prendesse una presa di
posizione contro
Acqualatina». Da
qui il sollecito ad
Acqualatina affinchè «accrediti una somma
congrua per i danni subiti in
quei giorni ai vari utenti». Per il
consigliere Maria Rita Manzo
«le calamità vanno messe in
cantiere e non ci si può nascondere dietro al fatto che sono
eventi che non si possono prevedere». «In quei giorni abbiamo chiamato ripetutamente ad
Acqualatina, ma non ci ha risposto nessuno», ha riferito
Sandro Zangrillo che ha invitato a cambiare atteggiamento
nei confronti dell’ente gestore.
Da parte della maggioranza è
stata ribadita l’e c ce z io na l it à
d   e l   l ’ e v e n   t o   .
«Prevenire le calamità è impossibile - ha detto
Stefano Paone -.
Serve invece un
piano intercomunale per ridurre al
minimo i danni».
Da qui la necessità di discutere
d e ll ’a rg o m en t o
alla presenza dei
vertici e tecnici di
Acqualatina.

TUTTI I RIFIUTI APPASSIONATAMENTE A...SAN VITTORE!






REPLICA e controreplica e
convocazioni di vertici. La
questione dei rifiuti a Castelforte, sollevata dal presidente
del consiglio, Gianpiero Forte, ha provocato l'altro ieri la
reazione dell'assessore provinciale Gerardo Stefanelli. I
due esponenti dell'Udc, ieri,
sono stati di nuovo protagonisti di un altro «scontro» a
distanza, con il documento di
Forte al quale ha risposto
subito lo stesso assessore
provinciale. Un botta e risposta che avrà un chiarimento
stasera nel vertice di maggioranza che è stato convocato
dal sindaco Patrizia Gaetano,
la quale ha espresso parole di
stima nei confronti dello
stesso delegato di Cusani, invitato al summit di stasera.
Forte ha accusato Stefanelli
di essere entrato a gamba tesa
ancora una volta e che la sua
nomina ad assessore dell'Udc
è avvenuta «grazie anche a
chi, come me, ha tirato la
carretta nell'ultima campagna elettorale provinciale».
Ha definito dotte le considerazioni dell'assessore, autore
a suo avviso, di «una lectio
magistralis sul ciclo dei rifiuti dispensando pillole di sapienza invece di vedere perché le percentuali relative alla raccolta differenziata
provinciale languono». Per
Forte questa possibilità di
conferire San Vittore del Lazio comporterà benefici da
un punto di vista tariffario e
ci sarà un indubbio vantaggio
economico sui nostri cittadini. «Io - ha continuato l'ex
sindaco - ho detto che con
l'emendamento da me proposto e approvato dalla Regione
Lazio, è caduto l’obbligo di
conferire i rifiuti nella provincia di appartenenza e
quindi, presso la discarica di
Latina. Tale emendamento,
per essere chiari, da la possibilità, in base al principio di
prossimità, di conferire fuori
provincia. Io non ho mai detto che il Comune può andare
a San Vittore, ma ho parlato
‘dell’ottima impresa locale’,
del ruolo che ha il Comune e
del fatto che non esiste più
l’obbligo di conferire presso
la discarica di Borgo Montello, ma grazie al principio di
prossimità, può svolgere il
suo servizio di raccolta, trasporto e smaltimento in loco
e conferire anche nella vicina
provincia di Frosinone. Stefanelli ha replicato invece
che «che si è limitato a ricordare al professionista Gianpiero Forte le più recenti novità che riguardano il ciclo
dei rifiuti all’interno della
Regione Lazio: novità che
probabilmente a lui sono
sfuggite in quanto riguardano problematiche di carattere
amministrativo e politico più
ampie di quelle di solito trattate dal presidente del consiglio comunale di Castelforte.
Per cui - ha aggiunto Stefanelli - posso capire l’ignoran -
za tecnica dei problemi, ma
non capisco e non condivido
le considerazioni politiche e
personali da lui addotte in un
comunicato che sa molto di
‘risentimento personale e politico’, e poco di confronto
amministrativo. Ribadisco
che così come è strutturato il
ciclo dei rifiuti, ai Comuni
compete la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei
rifiuti, mentre la fase dei trattamenti (siano essi TMB o
termovalorizzazione) compete esclusivamente ai privati».

ANCHE Minturno pensa a trasferire
al sito di San Vittore del Lazio i
propri rifiuti. Dopo Castelforte anche il consigliere di maggioranza di
Minturno, Americo Zasa, ha ieri
inviato una nota al sindaco, Paolo
Graziano, all'assessore all'ambiente
Roberto Lepone e al responsabile
dell'ufficio ambiente Maurizio Fiore, nella quale chiede se è possibile
evitare il trasferimento dei rifiuti a
Borgo Montello. Zasa, ovviamente,
non entra nel merito delle competenze, ma sollecita il Comune a
valutare la situazione, anche alla
luce di quanto avvenuto a Castelforte.
«Su Latina Oggi di martedì scorso
– ha affermato il consigliere comunale che fa parte della maggioranza
che sostiene Paolo Graziano - è
apparso un articolo riguardante
l’ipotesi del conferimento dei rifiuti
al sito di San Vittore, da parte del
presidente del consiglio del Comune di Castelforte, Gianpiero Forte. A
tal proposito ho chiesto a sindaco,
assessore e funzionario responsabile, se si può prendere in considerazione una tale eventualità, vista la
vicinanza del sito e il conseguente
risparmio. E' importante sapere se ci
sono le condizioni per operare tale
cambiamento, tenendo conto che
già esiste un emendamento della
Regione Lazio che permette il conferimento dei rifiuti al di fuori della
provincia di Latina».


IL COMUNICATO DEL SINDACO GAETANO:

 Così come stabilito nel corso di una riunione di maggioranza a seguito delle problematiche emerse in merito alla questione dei rifiuti il Sindaco di Castelforte Patrizia Gaetano, conferma che già questa mattina (28.11.2012) ha convocato una nuova riunione della maggioranza alla quale ha invitato a partecipare anche l'assessore Provinciale all'ambiente Gerardo Stefanelli "che -dice il Sindaco Patrizia Gaetano- è persona competente in materia e il cui impegno politico merita stima e apprezzamento. 



Le questioni poste sul tappeto -prosegue il primo cittadino- sono importanti e meritano grande attenzione come mostra di fare, da sempre l'assessore provinciale Gerardo Stefanelli che, quindi, domani sera (29.11.2012) alle ore 19.00 incontrerà la maggioranza nella sala consiliare del Palazzo Comunale di Castelforte".