martedì 31 gennaio 2012

IL CONSIGLIO COMUNALE DI SANTI COSMA E DAMIANO SI COLORA DELL'UNIONE DI CENTRO: I CONSIGLIERI DELL'UDC ADESSO SONO NOVE.


L'UDC di Santi Cosma e Damiano passa

da tre a nove consiglieri comunali. L'ufficializzazione

del passaggio nelle file della

Vela si è avuto l'altra sera, nel corso di un

incontro tenutosi nella sede di via Mannarella.

A fare gli onori di casa il segretario

Danilo Di Mambro e il capogruppo consiliare

del partito Antonio Ianniello, i quali

hanno ufficializzato il passaggio nella Vela

del sindaco Vincenzo Di Siena, Emanuele

Viccaro, Pietro Falso, Mario Coviello,

Giuseppe Verrico, Giuseppe Creo.

Manca il vice-sindaco Vincenzo Petruccelli,

che, come ha spiegato il segretario Di

Mambro deve ancora dimettersi dal Pdl,

ma che sembra destinato anch'egli al passaggio.

Al momento dunque la Vela (così

come a Castelforte) ha la maggioranza

assoluta del consiglio con nove consiglieri,

visto che l'Udc vantava già tre consiglieri

con Antonio Ianniello, Gianluca

Ionta e Giuseppe Viccaro. Alla domanda

se anche questi ultimi tre, sinora in minoranza

facciano parte della maggioranza, il

capogruppo Antonio Ianniello ha replicato

che «riteniamo di essere dell'Udc, così

come il sindaco e quindi sarà il partito che

assumerà le decisioni». Una risposta che

dimostra come ora ci sia intesa tra le parti,

soprattutto in prospettiva di una lista che a

maggio si scontrerà con quella capeggiata

dall'ex alleato Franco Taddeo. Dunque Di

Siena, dopo l'uscita dalla maggioranza di

Franco Taddeo, Matteo De Cesare, Rolando

Bozzella e Agostino Alfano, rafforza la

sua alleanza prima con l'ingresso del Pd ed

ora con l'Udc. «Il nostro intento - ha detto

Antonio Ianniello - capogruppo dell'Udc -

è quello di riportare la pacificazione nel

nostro territorio, senza figli e figliastri».

Per Di Siena il passaggio nelle file della

Vela significa l'inizio di un nuovo ciclo e

la preparazione al confronto del 6 e 7

maggio prossimi, quando il suo schieramento

«bicolore» (Udc-Pd) si misurerà

con quello «monocolore» (Pdl) di Franco

Taddeo.

G.C.
DA LATINA OGGI DEL 30.1.12

IL SINDACO FORTE RISPONDE A CARDILLO SUGLI IMPEGNI A FAVORE DEGLI ANZIANI

NON si è fatta attendere la risposta del sindaco di Castelforte Gianpiero
Forte nei confronti del suo ex vice Giancarlo Cardillo, già assessore alle
politiche sociali che ieri aveva denunciato il mancato avvio dei corsi di
ginnastica dolce per anziani. «Le politiche sociali - ha detto Forte - sono
il fiore all'occhiello del Comune, anche perchè anche chi ha preceduto
Cardillo ha ben operato nel settore. Ricordo al mio ex assessore che già
da giovedì scorso e quindi prima del suo intervento, l'amministrazione ha
stanziato delle risorse dal proprio bilancio per la riorganizzazione
dell'iniziativa a favore degli anziani, verso i quali è rivolta la massima
attenzione da parte dell'amministrazione. Tra l'altro il Comune è già in
accordo con la Regione che, proprio sulla ginnastica dolce, ha varato un
provvedimento che sarà presentato a febbraio dall'assessore regionale al
ramo Aldo Forte. Quindi le iniziative a favore degli anziani - ha concluso
il sindaco di Castelforte - sono due: quella della Regione Lazio e quella
del Comune. Come si vede tutti sono utili e nessuno è indispensabile».

DA LATINA OGGI DEL 29.1.12




domenica 29 gennaio 2012

RINVIATI IN 36 A GIUDIZIO PER UNA TRUFFA AI DANNI DI UN'ASSICURAZIONE, A SANTI COSMA E DAMIANO


IN 36 sono stati rinviati
tutti a giudizio. Il processo
inizierà il 2 luglio davanti
al giudice monocratico del
Tribunale di Gaeta.
L’accusa per tutti è quella
di truffa. Da una parte
36 persone residenti in
provincia di Napoli e non
solo, alcune anche nel sud
della provincia di Latina.
Dall’altra invece la Cattolica
Assicurazioni spa, vittima
di un raggiro colossale
a colpi di assicurazioni
e polizze a basso costo e
«taroccate». I fatti contestati
sono avvenuti a Santi
Cosma e Damiano tra l’ot -
tobre e il novembre del
2006 e sono stati riportati
nelle informative di reato
che poi sono arrivate in
Procura. Nell’agenzia di
Santi Cosma e Damiano la
compagnia assicurativa ha
scoperto alla fine che
c’erano sempre più spesso
delle anomalie: il quartier
generale dell’a gen zi a,
proprio della Cattolica,
aveva ricevuto degli attestati
di rischio sempre più
sospetti e dopo una serie
di riscontri e verifiche,
aveva deciso di presentare
una denuncia. Il passo
successivo è stata l’iscri -
zione sul registro degli indagati
di 36 persone, tra
cui moltissimi clienti che
avevano sottoscritto una
polizza e che si sono ritrovati
con un’incriminazio -
ne.
Ieri il caso è approdato
davanti al giudice per
l’udienza preliminare del
Tribunale di Latina Laura
Matilde Campoli e si è
svolta la discussione, il
pubblico ministero Maria
Cristina Pigozzo ha chiesto
per tutti il processo,
mentre i difensori il non
luogo a procedere. Alla
fine il gup ha disposto il
processo per tutti gli imputati.
I difensori di alcuni
degli imputati: Sara Carella
e Roberto D’Arcangelo,
hanno cercato di smontare
le accuse, sottolineando
che moltissime persone
che ora dovranno subire il
processo sono state loro
stesse vittime dei due
agenti assicurativi. L’ap -
puntamento è tra sei mesi
in Tribunale nel frattempo
la Cattolica si è costituita
parte civile.

DA LATINA OGGI DEL 28.1.12

AMMINISTRATIVE A SANTI COSMA E DAMIANO: RISPUNTA LARIO RUSSO ED ALTERNATIVA DEMOCRATICA.

«I sindaci Di Siena e Taddeo, con i loro consiglieri ed assessori, nonchè con la promiscua pletora di luogotenenti elettorali e pretoriani graduati, nelle piazze e nelle case, sono stati responsabili nei fatti e nei metodi assolutistici adoperati per 15 anni, della disam m i ni s tr azi o n e d e l   Comune di Santi Cosma e Damiano». Con queste  dichia razioni  il comitato  p r o m o t o r e  «Al ternat iva  per Santi Cosma e Damiano», che propone  Lario Russo candidato  a sindaco  della città,  c o m m e n ta  l'operato delle ultime ammini st raz io ni  guidate da Taddeo e Di  Siena, protagonisti di uno «scontro fratricida» all'interno di una maggioranza in carica da 15 anni. «Abbiamo assistito - si legge nella nota del comitato pro Lario Russo - in questi mesi a scene e comportamenti all'interno della maggioranza  che hanno rasentato la comica. Un vero e proprio  gioco delle parti con il bene placido di un'opposizione consiliare debole, divisa e poco credibile,  alcuni consiglieri, hanno manifestato il loro vero volto e cioè quello di chiedere asilo politico all'interno della maggioranza, tradendo in pieno il mandato elettorale ricevuto. Siamo di fronte ad una resa dei conti - prosegue la nota - tra ilgruppo Taddeo e quello di Di Siena, a danno della già scarna attività amministrativa del Comune, che grazie a loro si trova oggi in un notevole deficit finanziario. Pertanto tale resa dei conti, in atto tra loro, non li assolve dalle decisioni amministrative adottate di comune accordo in tutti questi anni e dai danni politici e amministrativi che hanno determinato. Il nuovo movimento politico che scenderà in campo alle elezioni come quarta lista (o terza, dipende da eventuali accordi) invita i cittadini a ribellarsi democraticamente e a costruire un'alternativa amministrativa che punterà sulla figura dell'ex consigliere Lario Russo. La nostra – conclude il documento – sarà una lista di uomini e donne che hanno l'amb izione reale di cambiare le cose e con l'obiettivo tra l’altro  di dare più tr asp aren za  a l l ’ a t t i v i t à  a mm in is tr at iva, più giustizia e più distribuzione equa delle risorse disponibili, più rigore, più efficienza ed effettiva imparzialità nelle decisioni dei dirigenti e degli amministratori comunali».
G.C.

DA LATIN A OGGI DEL 27.1.12

UFFICIALE: IL SINDACO DI SIENA E IL SUO GRUPPO ADERISCONO ALL'UDC




COLPO di scena a Santi Cosma e Damiano, dove il gruppo consiliare che appoggia il sindaco Vincenzo Di Siena, passa all'Udc. La notizia, che in verità già circolava nei giorni scorsi, è stata confermata dal summit tenutosi l'altra sera in un noto locale.
Il sindaco Vincenzo Di Siena e gli altri esponenti di maggioranza che facevano parte del Pdl (in tutto sarebbero sette), sono passati nelle file dell'Udc, dove già militano
l'ex sindaco Antonio Ianniello e Giuseppe Viccaro, anch'essi consiglieri comunali.
Dunque si uniscono le forze tra i fuoriusciti dal Pdl, l'Udc e il Pd. La notizia,
che sarà ufficializzata oggi nel corso di una conferenza stampa, convocata
dal segretario Danilo Di Mambro nella sede dell'Udc di via Mannarella a Santi Cosma e Damiano, va sicuramente a rimodulare gli equilibri in vista delle consultazioni comunali, fissate per il 6 e 7 maggio prossimi.
Infatti il nuovo cartello vedrà Udc, ex Pdl e Pd insieme, che daranno vita ad una lista unica, con Vincenzo Di Siena che si ricandida a sindaco e con il leader della Vela, Antonio Ianniello, che in caso di successo dello schieramento potrebbe essere il
futuro presidente del consiglio.
Dall'altra parte gli ex alleati del sindaco uscente, guidati da Franco Taddeo, Rolando Bozzella, Matteo De Cesare e Agostino Alfano. Una scontro senza precedenti, visto che si troveranno di fronte due dei componenti del gruppo civico Alleanza Popolare,
che ha governato la città negli ultimi tre lustri. A questi due schieramenti si opporrà
quello di Alternativa per Santi Cosma e Damiano, guidata da Lario Russo che, proprio l'altro ieri, ha annunciato la sua discesa in campo, con una propria lista.
Intanto il consiglio comunale sulla biblioteca, richiesto da quattro consiglieri di minoranza, è stato convocato per domenica 29 febbraio.
Una data che sicuramente scatenerà la reazione del gruppo Taddeo, che si aspettavano la convocazione entro il termine di 20 giorni dalla richiesta e quindi entro la fine di gennaio.
G.C

DA LATINA OGGI DEL 28.1.12

GIANCARLO CARDILLO: PERCHE' SI SONO BLOCCATE LE INIZIATIVE A FAVORE DEGLI ANZIANI?


 GLI anziani di Castelforte non possono partecipare ai corsi di «ginnastica dolce». La denu n c i a   è    d e l l ' ex vicesindaco Giancarlo Cardillo, il quale ha chiesto all'amministrazione locale quali sono le ragioni che hanno impedito, sino ad ora, l'avvio dell'attività, richiesta dagli anziani e dagli iscritti al circolo Luigi Romano, diretto da Marco Di Domenico. «Prima che mi dimettessi da assessore alle politiche sociali - ha detto Cardillo - contattai il presidente dell'associazione Vitattiva, Alfonso Rossi, al quale avevo chiesto, sempre per conto dell'amministrazione, di iniziare un nuovo progetto sperimentale nel nostro paese. Come tutti, ben sanno, la ginnastica dolce, condotta qui da noi da Michela Saltarelli, ha coinvolto un folto numero di anziani castelfortesi e iscritti al centro anziani che ha sempre, attraverso il suo presidente, collaborato nell'organizzazione del servizio. La realizzazione di questi servizi ,che non hanno nessun costo per la collettività, è sempre stato un vanto del nostro Comune e non posso credere che la mia assenza possa aver determinato una vera e propria paralisi del settore delle politiche sociali.

venerdì 27 gennaio 2012

UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI MINTURNO: VERSO UNA GESTIONE DI CONSORZIO DEL SERVIZIO.







ALLARGARE anche ai Comuni che fanno capo al giudice di pace di Gaeta per spalmare i costi tra più Comuni, con l'utilizzo degli Lsu che ancora debbono

essere stabilizzati. Questo è stato deciso ieri mattina nella conferenza dei sindaci dell'estremo sud pontino convocata a Minturno dal commissario straordinario, Vincenzo Greco, per trovare le soluzioni necessarie che scongiurino la soppressione

del giudice di pace a Minturno. Al vertice, oltre al commissario, hanno partecipato

i sindaci di Castelforte e Spigno Saturnia, Gianpiero Forte e Franco Simeone, e il

vicesindaco di Santi Cosma e Damiano, Vincenzo Petruccelli.

Tra i presenti anche l’ex consigliere Pino D’Amici che sui costi ha detto «ammonterebbero a circa diecimila euro, se si pensa che nel bilancio del 2009, approvato nel 2010, il ministero ha versato 38mila euro, di cui 30mila costituiscono

l'affitto al Comune di Minturno dell'edificio ospitante gli uffici.

Quindi rimangono le spese vive, oltre i dipendenti, il cui ruolo potrebbe essere affidato agli Lsu. Minturno potrebbe destinare due propri ex Lsu già stabilizzati e gli altri divisi con gli altri Comuni». Il sindaco di Castelforte, Gianpiero Forte, ha proposto l'allargamento della questione anche a Gaeta, la disponibilità a sostenere i costi vivi, ma non quelli del personale. «C'è un bacino di Lsu – ha detto Forte - che dovrà effettuare un percorso formativo per essere poi ricollocato presso le Asl. La provincia di Latina ne ha circa 100, parte dei quali potrebbero essere impiegati negli

uffici dei giudici di pace». Una proposta che ha fatto registrare la condivisione anche degli altri partecipanti e che sarà presentata alla prossima conferenza dei sindaci allargata anche a quelli che fanno riferimento all'ufficio del giudice di pace di Gaeta. Un vertice che sarà convocato nei prossimi giorni. Intanto l'ordine degli avvocati

di Latina, attraverso il presidente Giovanni Malinconico, sulla questione ha inviato

una nota ai 33 sindaci della provincia, sottolineando che «la chiusura degli uffici provocherebbe effetti pesantissimi sulla nostra provincia, le cui specifiche caratteristiche oro geografiche e socio economiche, renderebbero per molti

difficoltoso il raggiungimento della sede giudiziaria e renderebbe antieconomica la proposizione di giudizi di minor valore, quantunque si trattasse di questioni comunque rilevanti per gli interessati».

Gianni Ciufo



Da latina oggi del 26.1.12

PROVE DI COALIZIONE: TRA IL NEOASSESSORE SIGNORA CARMELA CASSETTA E IL SOSTEGNO DIRETTO DELL'UDC, IL SINDACO DI SIENA CERCA DI METTERSI IN UNA BOTTE DI FERRO, MA ALLA FINE SARANNO GLI ELETTORI A SCEGLIERE!




Dopo la nomina della signora Carmela Cassetta, figlia del consigliere comunale Antonio Cassetta, in quota PD, ad assessore con Deleghe al Commercio, Rifiuti Solidi Urbani e Nocivi, Raccolta Differenziata, da fonti ben informate, si apprende che l'adesione dell'intera squadra che fa capo al sindaco Di Siena, al movimento politico dell'UDC, abbia garantito l'accordo finale, benedetto dal senatore Michele Forte: il prossimo candidato a Sindaco sarà il dr.Vincenzo Di Siena, in quota UDC, il dr.Antonio Ianniello, farà un passo indietro, sostenendo con propri uomini la lista medesima, nella quale troverà spazio anche la presenza di esponenti del Partito Democratico, nella stessa formula che si sta concretizzando per le elezioni amministrative in Minturno.
Certo che con  l'iniziativa della "grande coalizione contro Taddeo", il sindaco Di Siena intende mettersi in una botte di ferro, ma alla fine l'elettorato dovrà pur sempre scegliere tra un candidato a Sindaco e l'altro, conoscendo bene le attività amministrative dell'uno e quelle dell'altro.

giovedì 26 gennaio 2012

NELL'ULTIMO GIRO DI VALZER, RITORNA IN PISTA ANGELO POMPEO, NEOASSESSORE AL COMUNE DI CASTELFORTE






L'UDC di Castelforte si ricompatta a tutti i livelli. Dopo

la «pax» sottoscritta davanti al segretario provinciale

Michele Forte e la decisione di correre tutti insieme alle

prossime elezioni, l'altro ieri sera i tre esponenti dell'Udc

Angelo Felice Pompeo, Patrizia Gaetano e Alessio

Fusco, passati all'opposizione dopo lo «scontro» col

sindaco di Castelforte Gianpiero Forte, hanno ufficializzato

il loro ritorno in maggioranza. Un rientro al quale è

immediatamente seguita la nomina ad assessore di

Angelo Felice Pompeo, attualmente il favorito numero

uno alla carica di successore di Gianpiero Forte. A

Pompeo, il sindaco Forte, ha assegnato l'assessorato

all'urbanistica e alla pubblica istruzione; il primo settore

era curato da Pasquale Fusco, che aveva la delega, mentre

la pubblica istruzione era una delega affidata allo stesso

Pompeo, ma ora facente parte dell'assessorato. Il ricompattamento

dell'Udc sarà confermato dalla lista che

concorrerà alle elezioni, della quale faranno parte altri

due esponenti. Ma di quale area saranno? L'interrogativo

è d'obbligo, visto che una parte dell'Udc aveva avviato

rapporti di collaborazione col Pd che, però, a questo

punto, potrebbe correre in alternativa, anche perchè i

candidati non mancano (Cardillo, Di Bello, Ciorra). E'

possibile che i due posti nella lista dell'Udc possano

essere presi da esponenti del Pdl, ma su questa situazione

la partita è ancora aperta. Per quanto riguarda invece la

candidatura a sindaco, che comunque sarà un esponente

della Vela, sono in aumento le azioni di Pompeo, che è

in ballottaggio con Patrizia Gaetano.

G.C.

DA LATINA OGGI DEL 25.1.12

SILVIO D'ARCO: BLOCCATI DALLA REGIONE I FONDI A TUTELA DELLA DIFESA DEL SUOLO



Uno dei temi cruciali posti nella conferenza stampa tenuta dal presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, alla vigilia degli Stati Generali sul Turismo, ha riguardato la situazione dell’erosione delle spiagge e del dissesto idrogeologico del territorio laziale e in particolare del litorale pontino. Si tratta di una problematica fondamentale che non ha avuto, purtroppo, il giusto rilievo. Per questo vale la pena ricordare che all’indomani dei fatti luttuosi di Ventotene salutammo con soddisfazione la prontezza del ministro Prestigiacomo e della governatrice Polverini per aver sottoscritto l’importante Accordo di Programma Quadro sulla Difesa del Suolo, con il quale venivano stanziati 120 milioni di euro, di cui 60 a carico del Ministero dell’Ambiente e altri 60 a carico dalla Regione Lazio.



Tali finanziamenti erano destinati alle aree a rischio frane, esondazione o ai fenomeni erosivi delle spiagge.
In Provincia di Latina erano stati individuati diversi interventi urgenti che riguardavano in particolare le isole di Ponza e Ventotene, i costoni rocciosi del litorale di Minturno, i Comuni di Sperlonga, Fondi, Monte San Biagio, Terracina e diversi fossi e canali dei Consorzi di Bonifica sia di Fondi che di Latina.
Le somme destinate alla Provincia di Latina ammontavano a circa 20 milioni di euro.
La presidente Polverini promise a luglio 2010 la messa a gara dei lavori più urgenti entro l’autunno successivo per avviare progettazioni complesse e delicate, sulle quali bisognava coinvolgere le province, l’insieme degli enti locali e le professionalità tecniche e amministrative. Così però non è stato.
E’ prevalso l’egoismo e la volontà accentratrice della Regione Lazio, che invece di decentrare ai Comuni e alle province il lavoro di studio e progettazione ha voluto nominare un commissario straordinario, verso il quale sono poi confluiti tutti i poteri progettuali, operativi e gestionali.
Il risultato finale di tale operazione? La paralisi totale.
Infatti, a oggi, non è ancora partita nessuna opera, salvo qualche piccolo intervento di somma urgenza.
Tutto questo mentre sul nostro litorale avanzava l’erosione, Ventotene rimane tristemente ingabbiata dalle recinzioni poste nelle numerose aree a rischio frane, mentre i Consorzi di Bonifica non riescono più ad assicurare l’ordinaria pulizia e manutenzione dei fossi e canali della Piana di Fondi e della pianura pontina, con gravi danni all’ecosistema marino e alle imprese turistiche e balneari.
Questi dunque i risultati di una Regione Lazio accentratrice, chiusa in una torre d’avorio e sorda a ogni anelito democratico di cooperazione interistituzionale.
Insomma, una regione che pretende di gestire, da Roma, anche le feste religiose e le sagre paesane.
Gli impegni elettorali e programmatici erano ben altri, per questo come Amministrazione Provinciale siamo critici verso il governo regionale.
La simpatia o l’antipatia non c’entra nulla, né tantomeno c’entrano i protagonismi o le presunte ambizioni personali o di velleità politica del presidente della Provincia di Latina, che non può essere diventato all’improvviso un oppositore , magari di fede comunista.
Le forze politiche più avvedute del centro destra che governano la Regione Lazio non possono essere deviate dalle strumentalizzazioni politiche e dalla confusione mediatica, ma hanno il dovere di riflettere attentamente nel merito delle questioni poste dal presidente Cusani.
Si tratta di questioni drammaticamente serie, basate sui problemi concreti che attengono allo sviluppo economico e sociale del nostro territorio e delle nostre collettività comunali e provinciali.
Alla Regione Lazio, oggi più che mai, serve una svolta radicale, sia nel merito delle questioni aperte che nel metodo di governo.
Diversamente si rischia di scivolare verso la deriva sociale e l’inevitabile sconfitta politica.

Silvio D’Arco
(Assessore provinciale)

CUSANI SCRIVE ALLA POLVERINI.

Una lettera a firma del Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani, avente per oggetto: “Legge di Bilancio Regione Lazio anno 2012 - Risorse assegnate all’Autorità dei Bacini Regionali del Lazio” è stata inviata oltre che al Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, a tutti gli assessori e consiglieri regionali e a tutti i sindaci della Provincia di Latina, per sottoporre alla loro attenzione, “nella speranza vi si possa porre a breve rimedio,- si legge nella missiva di Cusani - le problematiche, disfunzioni e criticità che possono conseguire alla scelta di apportare drastici tagli alle risorse economiche assegnate all' Autorità dei Bacini Regionali del Lazio operata nel corso dell’ultima legge Regionale di Bilancio.”



“Come a Voi noto tale struttura svolge attività di pianificazione e programmazione rivolta in particolare alla conservazione e difesa del suolo, al mantenimento ed alla restituzione ai corpi idrici delle caratteristiche qualitative richieste per gli usi programmati, alla tutela delle risorse idriche ed alla loro razionale utilizzazione- scrive Cusani - Tali attività si sostanziano prioritariamente nella redazione del Piano di Bacino e nello specifico nell'aggiornamento del PAI. L'attività conoscitiva posta in essere dall'Autorità dei Bacini Regionali del Lazio rappresenta uno degli strumenti più utili per pianificare interventi di difesa del suolo. Ci permettiamo di far rilevare che tale attività, oltre ad essere strategica sotto il profilo della tutela dei valori territoriali ed ambientali, assume riflessi soprattutto sulla sicurezza delle persone fisiche relativamente a fenomeni legati al dissesto idrogeologico.”
“Ci permettiamo ulteriormente di far rilevare che i recenti eventi calamitosi che hanno colpito il nostro paese dovrebbero imporre una seria, attenta e serrata riflessione sull'utilizzo del suolo e sui pericoli legati a fenomeni di dissesto idrogeologico ed alluvionamenti.- continua il Presidente Cusani - Al fine di governare al meglio le dinamiche territoriali ponendo in essere atti di pianificazione coerenti ed anzitutto scientificamente corretti è indispensabile che l'Autorità dei Bacini Regionali del Lazio possa continuare a dar corso ad attività di studio e modellazione propedeutici agli stessi atti di pianificazione. A tal riguardo il Comitato Istituzionale dell'Autorità stessa, a fronte delle previste disponibilità economiche di circa 3.000.000,00 di euro inizialmente assegnate, aveva deliberato nel luglio dello scorso anno il programma delle attività 2011-2012. Questo, tra l'altro, prevedeva la "Definizione del bilancio idrico e Modellazione idrogeologica degli Acquiferi del Lazio - Sud" e la "Definizione della pericolosità idraulica in aree a scolo meccanico". Entrambi, per il territorio pontino, in considerazione della sua conformazione, rappresentano studi conoscitivi fondamentali per la pianificazione d’interventi di difesa del suolo. Gli stessi inoltre sgraverebbero le amministrazioni locali ed i cittadini dal costoso onere di pagare con proprie risorse studi atti a certificare l'assenza di pericolosità idraulica in aree a scolo meccanico.”
“La legge di Bilancio della Regione Lazio, di recente approvazione, ha ridotto l'assegnazione di risorse economiche per le predette attività dagli iniziali 3.000.000,00 di euro, ad euro 210.000,00 - conclude il numero uno di Via Costa- Tale scelta ha di fatto vanificato da un lato, l'attività di studio, pianificazione ed intervento dell'Autorità dei Bacini Regionali del Lazio, dall'altro le legittime aspettative del territorio Pontino di poter fruire di studi ed approfondimenti indispensabili per conoscere, e conseguentemente pianificare ed intervenire, il fenomeno del rischio idraulico e del dissesto idrogeologico. La riduzione drastica di risorse a cui Sono assoggettati gli molti, tra cui La Regione Lazio, impone inevitabilmente tagli e riduzioni nell'utilizzo dei danari pubblici. Questi, tuttavia, a nostro avviso, non possono prescindere da un'attenta e responsabile valutazione delle attività su cui far ricadere i tagli stessi.”

mercoledì 25 gennaio 2012

PIANO REGIONALE DEI RIFIUTI: PER I COMUNI DEL SUD PONTINO FINALMENTE E’ PREVALSO IL BUON SENSO, ADERIRANNO ALL’ATO DI FROSINONE, DOPO CHE PER ANNI L'EX COMMISSARIO MARRAZZO HA FATTO ORECCHIO DA MERCANTE.

Il consigliere Galetto, invece, rivendica meriti che risalgono a quando rivestiva il ruolo di assessore all'ambiente nel comune di Latina!


IL Consiglio regionale del Lazio ha approvato, nei giorni  scorsi, il piano di gestione dei rifiuti del Lazio. Si tratta di una proposta di deliberazione consiliare adottata dalla giunta regionale attraverso una delibera del 20 maggio scorso. Il Piano Rifiuti

approvato oggi porterà finalmente il Lazio a scongiurare l'emergenza rifiuti. Il Consigliere Regionale del Pdl Stefano Galetto è particolarmente soddisfatto del risultato raggiunto in quanto “il Piano avrà importanti benefici soprattutto sulla

nostra provincia pontina”. Da anni la Regione attendeva l'approvazione del piano rifiuti. “Si tratta di un Piano che offre risposte a un problema difficile e delicato come quello della gestione dei rifiuti – commenta il Consigliere Regionale del Pdl

Stefano Galetto – Dopo il Piano Casa e il bando di concorso per la Roma-Latina, la maggioranza di centrodestra incamera un nuovo grande risultato, con un progetto del settore rifiuti atteso da anni. E vorrei ricordare che tutto ciò avviene nonostante una

fase di crisi economica mondiale, che ha comportato enormi sacrifici anche per le casse regionali, che hanno subito tagli pesanti. Ma l'impegno di risolvere

un problema grave che interessa milioni di cittadini, non poteva essere messo da parte”.

Il nuovo Piano Rifiuti del Lazio ha come obiettivo primario quello di potenziare la Raccolta Differenziata e iniziative di prevenzione, recupero e riuso dei rifiuti, così da ridurne la produzione. Nelle discariche, compresa quella di Borgo Montello, confluiranno solo rifiuti trattati.

Il piano, inoltre, individua 5 Ambiti Territoriali Ottimali (Ato) entro i quali organizzare i servizi di raccolta e smaltimento.

L'Ato di Latina comprende anche Anzio e Nettuno, ma non comprende, per loro esplicita richiesta, i Comuni di Minturno, Gaeta, CastelForte, Spigno Saturnia

e Santi Cosma e Damiano, che hanno aderito all'Ato di Frosinone. Il nuovo Piano mantiene l'impegno sull'emancipazione dalle discariche e permetterà di chiudere il ciclo in maniera virtuosa. La nuova  impiantistica garantita dal Piano Rifiuti porterà la Regione Lazio a dotarsi di strumenti all'avanguardia  per la gestione e il riuso

dei rifiuti urbani. Il piano punta, infatti, ad un incremento non solo quantitativo, ma soprattutto qualitativo della raccolta differenziata, in modo tale da garantire

il perfetto riutilizzo dei rifiuti e contribuire alla progressiva chiusura delle discariche.

A riguardo, il Consigliere del Pdl Stefano Galetto ricorda poi come “il nuovo piano rifiuti avrà un impatto importante anche per la provincia di Latina. Mi piace ricordare che il capoluogo pontino ha raggiunto oltre il 30% di raccolta differenziata e

questo anche grazie al progetto in merito da me avviato quando ero Assessore all'Ambiente del Comune di Latina”. “Un progetto per aumentare la raccolta differenziata del 20 per cento nella provincia di Latina e, al contempo, produrre energia ve r d e ”. È questo, nelle parole dell’assessore regionale Aldo Forte, l’oggetto di un emendamento da lui promosso al Piano Rifiuti approvato dal Consiglio regionale del Lazio.

Il Piano Rifiuti persegue, fino al 2017, tre obiettivi: riduzione alla fonte della produzione di rifiuti, raccolta differenziata al 65 per cento dal 2012 e realizzazione

di un sistema integrato di impianti di recupero e smaltimento.

Per la gestione dei rifiuti, il Lazio è stato ripartito in cinque ambiti territoriali ottimali

(Ato), corrispondenti in linea di massima ai territori delle province.

All’interno di ciascun Ato andrà garantita l’autosufficienza degli impianti di trattamento meccanico biologico (Tmb) e delle discariche. A tal riguardo, il piano non indica direttamente le aree idonee ad ospitare gli impianti, ma fissa –

come previsto dalla legge – i criteri per la loro localizzazione da parte delle Province.

In questo quadro generale, l’emendamento promosso dall’assessore regionale Forte

prevede la possibilità di realizzare un progetto per la produzione di energia verde dal riciclo dei rifiuti dei maggiori mercati ortofrutticoli regionali, tra cui quelli di Latina. Si parte dal recupero degli scarti di frutta, verdura e ortaggi non più commercializzabili.

CONSIGLIO REGIONALE: DEL BALZO (Pdl), “APPROVATA MOZIONE PER AGEVOLARE L’ACCESSO AI FONDI COMUNITARI”


“È stata approvata oggi dal Consiglio regionale la mozione n. 35, sull’utilizzo dei fondi strutturali del Programma operativo FESR che fa riferimento al medio periodo 2007/2013, mozione inserita nel quadro delle misure intese a contrastare la crisi economica”. Lo dichiara il consigliere regionale Pdl Romolo Del Balzo al termine del Consiglio regionale.
“La recessione che stiamo attraversando ha, inevitabilmente, mutato gli obiettivi dell’economia del nostro Paese e infranto l’unitarietà del processo dei programmi operativi regionali di sviluppo. Con questa mozione, presentata unitamente al consigliere Rauti, la Giunta si impegna a costituire un tavolo tecnico di valutazione delle scelte programmatiche in materia di sviluppo regionale, operando una valutazione minuziosa delle congruità delle risorse stanziate rispetto ai fabbisogni di contesto, oltre a proporre al Consiglio – conclude Del Balzo – una serie di modifiche volte ad agevolare l’accesso ai fondi della Comunità europea, tenendo sempre in considerazione il momento di difficoltà economica che stiamo attraversando”.
Ufficio Stampa On. Romolo Del Balzo
Presidente Commissione Giochi olimpici 2020 e grandi eventi

martedì 24 gennaio 2012

CONSIGLIO PROVICIALE SU SICUREZZA E ORDINE PUBBLICO

La sicurezza sociale e l’ordine pubblico in provincia di Latina sono stati gli argomenti principalmente discussi nel Consiglio svoltosi in data odierna.
Il presidente Armando Cusani ha trattato ampiamente il tema partendo da una considerazione che racchiude il pensiero finale: «La società, nella quale viviamo e operiamo – ha detto in premessa - nella quale abbiamo assunto delle responsabilità è una società sana.
Una comunità si può definire sana non perché non si ammala o non cade in errore o non abbia delle difficoltà importanti. È sana se ha dentro la capacità, le risorse, la forza per reagire e per guarire.



Se ha gli anticorpi per reagire agli attacchi di un batterio e mantenere una condizione di funzionamento ordinario, la società in cui viviamo è una società sana. Questa è la considerazione di fondo da cui parte il mio intervento».
Sulla similitudine tra la società e un grande corpo umano in buono stato di salute, il presidente Cusani ha prima letto una parte della relazione sulla sicurezza sociale elaborata dal delegato Aldo Lisetti e poi ha fornito i dati ufficiali estrapolati dai due rapporti sulla “Qualità della vita 2011 nella 13a indagine di Italia Oggi – Università La Sapienza” e dall’Eures 2011 in tema di legalità, sicurezza e controllo del territorio.
«Per l’inquadramento della problematica è utile risalire ai dati sulla condizione geografica e demografica della nostra comunità – ha spiegato il presidente Cusani – di cui Lisetti parlava nel rapporto.
Il dato diventa più complesso quando la comunità è più ampia rispetto ad altre comunità. La capacità di buon governo non è proporzionale alla capacità di essere sana. All’ultimo posto delle classifiche di Italia Oggi ad esempio ci sono città ottimamente amministrate come Bologna e Firenze. Geograficamente poi la provincia di Latina si trova tra due grandi metropoli, Roma e Napoli con “evidenti interessi – scrive Lisetti - delle famiglie criminali a infiltrarsi in un territorio fertile abitato da gente buona e per certi aspetti ingenua.
La presenza dei soggiornanti obbligati, siciliani e calabresi e anche milanesi, con le loro famiglie sul territorio negli anni 70 hanno trasformato la provincia di Latina nel refugium peccatorum di gente malavitosa, nella Mecca dove trovare l’affare e il malaffare. Energica e decisa fu l’azione di contrasto delle forze dell’ordine. Autorità e politici non avevano colpa, tutto era stato deciso sulle loro teste. Da allora sono trascorsi 40 anni durante i quali i figli, i nipoti, i parenti di questi soggiornanti hanno avviato attività di impresa e di lavoro, diventando cittadini a tutti gli effetti. Alcune erano attività di copertura?”.
Lisetti concludeva sulla pericolosità del contesto e sull’innegabilità che soltanto con il contributo coeso e costante di tutte le forze sociali in campo è possibile arginare la dilagante illegalità».
Il Presidente Cusani ha poi illustrato alcuni dati dei due rapporti Eures e Italia Oggi.
Il 65,6% della gente pontina si sente in condizione di sicurezza normale, dato Eures 2010. La percezione della sicurezza cala a Roma del 10%. Le rapine aumentano del 18% nel Lazio. Aumentano le denunce di reato dell’11% nel 2010 rispetto al 2009.
«Non ci sono dubbi che il lavoro fatto dalle forze dell’ordine ai vari livelli è encomiabile – ha continuato il Presidente Cusani – a loro va la nostra gratitudine.
Confermo l’idea che mi sono fatto in questi anni: che noi abbiamo una classe dirigente ai vari livelli di persone perbene che fanno parte del corpo sano della nostra società.
L’ho detto e lo ripeto fino a prova contraria, però dobbiamo alzare l’asticella affinché tutte le persone impegnate nella pubblica amministrazione predispongano attività di informazione con le forze dell’ordine per rafforzare questa rete di onestà perché è fondamentale il patrimonio delle conoscenze. Abbiamo purtroppo la sfortuna di avere spesso magistrati bravissimi impegnati troppo poco tempo ai vari livelli di giustizia.
Latina non deve essere solo un luogo di carriera, tutti ai vari livelli dovrebbero stare più tempo nelle sedi operative. L’ultima considerazione si riaggancia alla premessa: il corpo è sano ma la lotta deve essere rivolta costantemente a tre obiettivi:
1. lotta all’evasione fiscale, un cancro perché dietro c’è spesso molte volte la criminalità organizzata,
2. lotta alla corruzione mettendo in campo regole,
3. lotta al riciclaggio del denaro, un cancro sul quale tutti dobbiamo fare la nostra parte.
Sono certo che con questa cura noi irrobustiamo quel corpo sano che ha in se gli anticorpi che non destrutturano ma che rafforzano e che dà la possibilità di intervenire».

lunedì 23 gennaio 2012

IMMEDIATA LA RISPOSTA DI FORTE ALL'EX COLLEGA COVIELLO.

Ringrazio l'ex Sindaco Filippo Coviello per il contributo di idee che continua a voler dare all'Amministrazione Comunale. La sua saggezza e la sua esperienza di lunghissima durata sono ben accette, desidero però evidenziare che le cittadinanze onorarie che sono state riconosciute all'unanimità, dal Consiglio Comunale, sono state concesse al Presidente Pier Ferdinando CASINI (allora terza carica dello Stato), al Prefetto dott. Giuseppe PROCACCINI e a don Cristoforo ADRIANO. Si tratta di tre personalità che, in tre diversi ambiti, hanno avuto a cuore la nostra comunità cittadina portando lustro e vanto al nostro paese e, quindi, crediamo non solo di non aver esagerato ma di aver colto nel segno rendendo merito a chi merito ha.



Circa la questione della toponomastica debbo ricordare che è una annosa questione rimasta nei cassetti per tanti lustri e che, finalmente, siamo riusciti ad affrontare e che stiamo completando grazie a contributi che abbiamo ricevuto e dalla Provincia di Latina e dalla Regione Lazio che ringrazio ancora.
In merito ai lavori pubblici ricordo che tutti quelli eseguiti sono stati pagati con fondi provinciali, regionali e statali. In merito è stata fatta una politica accorta e mirata e sono stati eseguiti nel rispetto di criteri di qualità e a regola d'arte.
Si è cercato di riportare il centro storico alle sue origini e il Palazzo Comunale ne è il più lucido esempio. Purtroppo, la guerra ha devastato il nostro bellissimo centro storico e nonostante gli sforzi degli amministratori del tempo è stato ricostruito con le disponibilità e i criteri allora vigenti. Oggi stiamo cercando di ridando un nuovo look alla nostra cittadina che passa, però, attraverso il giusto recupero dell'antico.
Infine preciso che le tre opere citate nella nota dell'ex Sindaco Filippo Coviello sono state tutte e tre progettate da tecnici esterne e non dall'ufficio tecnico comunale e in un caso è stata costruita anche da altro Ente.
Ringrazio ancora l'ex sindaco Filippo Coviello e lo faccio soprattutto nel rispetto della sua esperienza e della sua veneranda età che però gli permette, grazie a Dio, di continuare a tenere vivo il suo senso civico e il suo amore per la città e i suoi abitanti.

FILIPPO COVIELLO FA ALCUNI APPUNTI ALL'AMMINISTRAZIONE DI CASTELFORTE


L'EX sindaco di Castelforte, Filippo

Coviello, esponente della ex Dc,

oggi attento osservatore sebbene

non più in carica, con una lettera

aperta, è intervenuto sull'attività amministrativa

della sua città, «bacchettando

» severamente il sindaco

Gianpiero Forte e il capo dell'area

tecnica, Pietro Di Paola, per i lavori

effettuati in alcune zone del territorio.

I due sono «accusati» dall'ex amministratore

di essere generosi nel distribuire

le cittadinanze onorarie, ma

non intervengono su errori nella

«toponomastica» (via Fusco e via

Alcide De Gasperi). Al tecnico, Filippo

Coviello, invita a «non continuare

a pesare sul palcoscenico di

questo paese, a lui consiglio di godersi

la pensione senza combinare

altri guai, senza più pensare a indennità

o compensi o rimborsi per eventuali

trasferte, come capo area tecnica,

coordinatore per la progettazione,

l'esecuzione e la direzione dei

lavori, pianificatore del territorio, ed

altro. I lavori d'interesse pubblico -

ha continuato Coviello - sin dalla

prossima amministrazione, dovranno

conoscere altri tecnici».

Nella sua nota esortativa l'ex sindaco

della Dc critica i lavori di riqualificazione

di Suio Terme, e precisamente

al percorso naturalistico, dove

non è stata prevista l'impraticabilità

per le precipitazioni e dove il sentiero

è invaso dalle erbacce. Nel mirino

di Coviello anche il giardino Belvedere,

dove la mancanza di argini e

adeguate barriere, provocherà allagamenti

per l'esondazione del fiume

Garigliano. A ciò Filippo Coviello

aggiunge la situazione della via o

sentiero che portava al centro storico

(salita Montello) «ora ridotto a tratti

e pezzi che ne hanno annullato l'utilità.

Tutte queste opere - conclude

Coviello - sono state realizzate a

cura dell'ufficio tecnico».

G.C.