domenica 30 dicembre 2012

Botti per ...l'anno che verrà! (in salsa chiaramente UDC)





Dopo il salasso natalizio con l'aliquota imu sulla seconda casa, sulle
aree edificabili e sugli immobili destinati ad attività produttive,
fissata ai tetti massimi del nove per mille, sotto la regia del Dr.
Antonio Ianniello, assessore al ramo, il consiglio comunale ha deliberato il 27 dicembre la esternalizzazione dei servizi tributari, termine che tradotto in parole povere, significa affidare ad una ditta o società esterna all'amministrazione stessa la procedura di accertamento, liquidazione e riscossione di tutti i tributi comunali. In termini politici significa ribaltare le scelte adottate dal 1998 fino al 2012, periodo durante il quale, a tale funzione hanno provveduto i dipendenti comunali alle dirette dipendenze dell'ufficio di ragioneria.
Ma significa un ritorno all’antica, quando proprio nel secondo biennio
dell'amministrazione Ianniello, si pensò di affidare proprio ad
una ditta esterna, l'Artel, dietro compenso del trenta per cento della
somma accertata, non di quella riscossa, la fase di accertamento e
liquidazione dei tributi riguardanti la vecchia Ici, e alla vecchia Irap.
Quell'affidamento comportò l'emissione di un numero di
cartelle "pazze" dell'ordine di venti miliardi delle vecchie
lire, che avrebbero portato nelle casse di quella società esterna oltre sei miliardi, senza nessuna certezza di poterne riscuotere alcuno. Questo fu il primo problema che l'amministrazione Taddeo affrontò e risolse, portando all'interno della macchina amministrativa comunale quel  lavoro che era stato portato all’esterno.
L'ici che nell'ultimo conto di gestione dell'amministrazione
Ianniello ammontava a 400.000 euro aumentò gradualmente fino a
raggiungere quattro volte tanto, ma soprattutto quelle cartelle divennero carta straccia, eliminando una potenziale causa di conflitto sociale.
Adesso, con lo stesso protagonista, si ritorna all’antica, e volendo
utilizzare la stessa terminologia usata dal solerte addetto stampa della
nostra amministrazione, sembra essere di fronte ad una situazione in cui prevalgono"piccoli fini politico partitici" piuttosto che
l'interesse generale della collettività. Non sappiamo se questi
interessi soddisfano persone interne all'amministrazione, piuttosto
che un  uccello che volteggia da qualche tempo nei cieli
dell'amministrazione di Santi Cosma e Damiano, con l’intento di  preparare il nido per qualche suo pargolo.
Certo è che si è voluto ritornare all’antica, trascurando gli
effetti di allarme sociale che l'esperienza dell'Artel nel 98
determinò, ma soprattutto sottovalutando quanto affermato nella
stessa relazione che la responsabile del settore di ragioneria ha
sottoscritto, quando ha raccomandato solo una sperimentazione, certamente non superiore ai tre anni, “vista l'esperienza non certo
soddisfacente" fatta negli anni precedenti, e non certo viene
attenuata la responsabilità di qualche amministratore, come il vice
sindaco Petruccelli, che ha affermato di votare solo per disciplina di
maggioranza, facendo balenare l'ipotesi di non condividere il
provvedimento nella sostanza.
Certamente solo il tempo ci renderà evidenti e palesi gli "interessi
di bottega" perseguiti, ma è ancora più certo, visti i precedenti,
che questi interessi non rappresenteranno gli interessi generali della
comunità di Santi Cosma e Damiano per quale l'anno che verrà
sicuramente sarà più duro dei precedenti.




Per questo gli Auguri per il nuovo anno per i cittadini sancosimesi devono essere doppi, “alle botte”, invece,  ci hanno pensato gli amministratori!

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