giovedì 20 settembre 2012

SANTI COSMA E DAMIANO, GLI AUMENTI DELLA MENSA SCOLASTICA, ECCO LE CIFRE.





Basta scorre l’allegato B della delibera di giunta n°99 del 6 luglio 2012, per verificare quanto il sindaco presidente, Vincenzo Di Siena, il vice sindaco Vin cenzo Petruccelli, gli assessori Carmela Cassetta, Antonio Ianniello ed Emanuele Viccaro hanno deciso in merito alle tariffe dei servizi  a domanda individuale e nel più specifico della Mensa scolastica.
Il primo dato che viene in evidenza è che si passa da una tariffa a pasto ad una mensile, quindi oggettivamente è ben difficile quantificare gli aumenti; per cui i raffronti sono effettuati nell’ipotesi in cui il bambino  consumi 25 pasti mensili.
Nel 2011 la tariffa per un pasto della prima fascia, reddito ISEE fino a 4.000 euro, era di 1 euro.
Nel 2012 la prima fascia precedente è stata divisa in due, con limite fino a 2.000 euro di ISEE il costo mensile è di 25 euro (incremento del 14% rispetto al precedente), nella fascia da 2001 a 4000 di ISEE è di 35 euro (incremento del 60% rispetto al precedente costo).
Nel 2011 la tariffa per pasto della seconda fascia, reddito ISEE da 4001 a 6000 euro, era di 2 euro, adesso è diventata di 50 euro mensili, con un incremento del 13.5% mensili.
Nel 2011  la tariffa per pasto della terza fascia, reddito ISEE da 6001 a 8000 euro, era di 2.30 euro, adesso è diventata di 60 euro mensili, con un incremento del 18%.
Nel 2011 la tariffa per pasto della quarta fascia, con reddito ISEE OLTRE gli 8000 euro era di 2.50 euro per pasto, adesso è diventata di 70 euro mensili, con un incremento del 27%.
Il primo dato che emerge subito è l’entità dell’aumento, che non trova alcuna giustificazione nel corpo deliberativo.
Il secondo è che manca una progressività nell’aumento, che colpisce, paradossalmente, in termini percentuali, le fasce più deboli: l’attuale seconda fascia con reddito fino a 4000 euro subisce un incremento del 60% rispetto all’anno precedente!
Il terzo è che il costo totale annuale nelle prime tre fasce corrisponde grosso modo al reddito mensile delle relative famiglie.
Siamo sempre convinti di quanto affermato dal dr.Di Siena che ““Si tratta di persone che in parte già hanno avuto esperienze e che comunque hanno una competenza nelle materie che sono state loro affidate!”, ma stavolta i suoi collaboratori erano forse distratti, perrchè hanno addirittura sovra tassato la “povertà”

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