martedì 11 settembre 2012

REGIONE LAZIO: I COSTI DELLA STRUTTURA SONO SPROPORZIONATI!





Assessori esterni non eletti 14 che costano 5 milioni di euro l'anno, per
chiamata diretta 283 contrattisti, persone di fiducia, personale esterno per un
costo di circa 20 milioni di euro annui;
75mila euro per il fotografo della presidente; 212 persone del personale di
segreteria. Questi alcuni dei numeri
portati in conferenza dal capogruppo
del Partito Democratico alla Regione
Lazio, Esterino Montino, sugli "sprechi della Polverini", presso la sede del
Consiglio Regionale del Lazio.
«Siamo andati a verificare il numero
segreterie della presidenza e degli assessori: sono 212 persone. Non 6 o 8
persone ma 212. - ha detto Montino -
La segreteria della presidenza ne ha 13
di membri e non 8 come detto E se ci
aggiungiamo l'ufficio di Gabinetto ce
ne sono altre 12. Mi sembra un numero
abbastanza impegnativo». Secondo
Montino «questa è la giunta che paga
più di 75mila euro il fotografo della
presidente che ha un'area ad hoc con
incarico di responsabile 'Supporto tecnico e grandi eventi' ma lascia a spasso
Domenico Scopellitti, primario di fama internazionale senza reparto e collaboratori. Uno spreco di risorse e professonalità». Ma, secondo il Pd regionale, non c'e' solo la questione degli
sprechi, «ci sono atti che non vengono
denunciati solo dal Pd ma anche da
tavoli terzi come il tavolo di verifica
sulla spesa sanitaria, finanziaria, economica - ha continuato Montino - Cosa
dice? Un aumento per 30milioni di
euro per consulenze che hanno fatto
carico sulla spesa di beni e servizi». La
conclusione: «Mi auguro si apra una
fase politica nuova qui in Regione, in
termini di priorità politiche, mettendo
al centro una cura seria fatta di risparmi, chiusura di molte aziende inutili, di
accorpamenti di commissioni. L'operazione verità - ha concluso Montino -
corrisponde a lanciare una sfida alla
Polverini e al centrodestra. Mi auguro
si possa convergere su una stagione di
buonsenso. Ringrazio la Polverini per
aver sollevato la questione, adesso dobbiamo fare sul serio però».
Sui conti del Pdl regionale e sul
ruolo di Fiorito i Verdi vogliono
vederci chiaro. «Si faccia subito
chiarezza in merito al trasferimento di 2 milioni di euro di
rimborsi al gruppo del Pdl della
Regione Lazio sui conti personali dell’ex capogruppo - afferma il presidente dei Verdi Ange -
lo Bonelli- Su vicende del genere non deve esistere neanche
l’ombra del dubbio». Per Bonelli
«si è già perso troppo tempo, è
dall’inizio della legislatura che
noi Verdi presentiamo proposte
per dimezzare i costi della politica». I Verdi sostengono, fra
l’altro, l’eliminazione del vitalizio, la non cumulabilità dello
stipendio da
consigliere con
altri incarichi
pubblici, l’e l iminazione del
rimborso autostradale e chilometrico, la riduzione dello stip e n d i o   d e i
consiglieri del
30%, la non cumulabilità del
vitalizio con
quello di deputato o consigliere in altre Regioni. «Sono queste
le proposte concrete che da due
anni portiamo
avanti nel Consiglio regionale
per ridurre le
spese e i privilegi a carico dei
cittadini - conclude Bonelli - Se
si vuole davvero ridurre la spesa,
si cominci da qui, senza altre
chiacchiere».
Tagliare drasticamente e urgentemente i costi della politica
regionale. Lo chiede in una nota
il capogruppo dell’Udc alla Pisana Francesco Carducci, che
scomoda addirittura una regina
di Francia: «Se non diamo una
risposta forte - dice Carducci -
rischiamo di assomigliare a Maria Antonietta, che agli affamati
che reclamavano pane suggeriva
di mangiare brioches. Una classe
dirigente degna di questo nome,
di fronte al numero crescente di
disoccupati e aziende in crisi,
non può fare la parte di chi risponde: “si trovino un hobby”».
Il capogruppo dei centristi rivendica l’iniziativa dell’ Udc in
Consiglio regionale: «Ai primi
di giugno abbiamo presentato
una proposta di legge per rivedere compiti e priorità degli enti e
delle società partecipate - spiega
- che aveva raccolto il plauso
unanime del sistema imprenditoriale laziale e di una parte rilevante del sindacato. Alcune società sono diventate nel tempo
autentici carrozzoni, altre, come
Sviluppo Lazio, disperdono milioni di euro in attività che poco
hanno a che fare con il sostegno
alle imprese. Solo su quest'ultimo fronte e' possibile risparmiare circa 15 milioni e concentrare
le risorse dove occorre».
Carducci chiede perciò che
all’ordine del giorno della prossima riunione dei capigruppo sia
posta la questione dei risparmi,
«insieme al recepimento della
sentenza della Corte costituzionale che impone di ridurre il
numero dei consiglieri e a un
drastico pacchetto di misure che
faccia dimagrire i costi della politica regionale, del Consiglio,
della struttura e di tutte le sue
emanazioni sul territorio» Dura
presa di posizione anche da parte
del vice capogruppo pd alla Regione Lazio, Claudio Moscardelli. «La Polverini non può fare
la paladina della lotta agli sprechi quando il suo primo atto da
Presidente è stato quello di nominare 14 Assessori esterni, aumentando così la spesa pubblica
di 5 milioni euro all’anno. Dal
Presidente della Regione ci si
aspetta un comportamento concretamente volto alla riduzione
delle spese e improntato al senso
di responsabilità e di rispetto con
le Istituzioni. Dobbiamo rilevare, invece, che la Polverini non
ha remore a trascinare le istituzioni regionali sul terreno dello
scontro politico tra fazioni del
centrodestra, essendosi dimostrato con i dati presentati dal Pd
in conferenza stampa che le sue
motivazioni non attengono a una
reale volontà di diminuzione
delle spese. Il Pd moltiplicherà
gli sforzi per costringere il centrodestra a confrontarsi e a decidere su proposte di riforma del
consiglio e dell’intera regione
capaci di assicurare reali risparmi, lotta agli sprechi e una migliore funzionalità». Pronta la
replica dell'assessore regionale
alle Politiche per la Mobilità e il
Tpl,  Francesco Lollobrigida.
«Costi altissimi, senza un conseguente miglioramento dell'offerta. In termini di sprechi della
politica gli ex governatori e la
sinistra non possono insegnare
nulla al centrodestra e alla Giunta Polverini, se non limitarsi a
prendere lezioni di buona amministrazione. Anche nel settore
mobilità, dove negli anni precedenti al nostro insediamento le
spese sono lievitate ma nulla è
stato fatto, se non lasciare che il
tempo perduto peggiorasse le
cose. Ne è un esempio lampante
- prosegue - la situazione del
Cotral, che durante la gestione
del centrosinistra ha raggiunto i
costi piu' alti della sua storia
senza migliorare il servizio offerto ai cittadini. Alla sostituzione del cda, operata dalla Giunta
Polverini, i conti erano in passivo di 26 milioni di euro, il rapporto costo/chilometro era il piu'
oneroso d'Europa e non era stato
effettuato alcun nuovo acquisto
di autobus, portando a un sensibile invecchiamento della flotta.
Per non parlare delle dinamiche
di spartizione delle poltrone nell'azienda. Questa amministrazione - sottolinea Lollobrigida -
ha ottenuto la riduzione dei consiglieri d'amministrazione di
Cotral da 12 a 5 unità e l’affida -
mento all'azienda del servizio in
''house providing' per la durata di
10 anni, fatto che ha permesso di
aumentarne l'affidabilità di fronte agli istituti di credito, di dare
maggiori certezze ai lavoratori e
di compiere azioni volte al miglioramento del servizio. Anche
il collegio dei sindaci è stato
ridotto al suo rinnovo, il 3 settembre, da 5 a 3 membri». Al
vetriolo anche l’intervento di
Mario Brozzi, Lista Polverini.
«Il collega Montino – che si è già
scordato di essere stato lui, fino a
ieri, il Presidente della Regione
Lazio – non sbaglia in almeno
due delle cose.
La prima: il centrosinistra ha
problemi; la seconda: si deve
tagliare nella sanità, Asl comprese. Se si pensa, infatti, che
ben l’80% del
bilancio regionale è impiegato
nella spesa sanitaria e che il
40% delle risorse utilizzate corrisponde alla voce ‘sp rec hi’, è
evidente che si
re cu pe rer eb be
in tal modo molto di più che con
il dimagrimento dei costi della
politica regionale. Quanto alle
Asl, stia tranquillo: abbiamo cominciato con gli ambulatori di
prossimità, che sono il prologo
della sburocratizzazione sanitaria. Ho l’impressione che Montino abbia spiegato cosa si poteva
fare negli anni passati e non si è
mai fatto: guarda caso, lo ha
spiegato un attimo dopo che la
Presidente della Regione in carica ne ha dato annuncio di fattibilità. Distrazione o opportunismo? Ad ogni modo, sia l’una
che l’altra appartengono al passato. Per conto della lista che
porta il nome della Presidente
Polverini, mi sento di tranquillizzare Montino: da parte nostra,
non solo non c’è conflitto, ma
trova assoluta disponibilità a
porre in essere tutti quei provvedimenti che facciano di questa
Regione un modello di Paese»..


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