sabato 2 febbraio 2013

SERVITU' NUCLEARE. IL "PISOLO" DELL'AMMINISTRAZIONE







L'AMMINISTRAZIONE co -
munale di Santi Cosma e Damiano non si costituisce parte
civile nell'inchiesta per disastro
ambientale avviata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere
e non si preoccupa di approvare
un ordine del giorno nel quale si
dichiara che il territorio è sede
della centrale nucleare del Garigliano. Le affermazioni sono
dell'associazione Alleanza per
Santi Cosma e Damiano che, in
una nota, bacchetta la coalizione guidata dal sindaco Vincenzo Di Siena, accusata di non
tutelare il territorio con azioni
decise. «Erano altre maggioranze -recita il documento- ed
altri tempi quelli in cui il delegato dell'Amministrazione e il
compianto avvocato Tibaldi furono citati in giudizio dalla Sogin. Oggi, di fronte ad un procedimento penale per disastro
ambientale, i nostri amministratori, sicuramente dietro suggerimento dell'assessore al ramo, invece di costituirsi parte
civile scrivono qualche riga
pubblicati sui giornali». L'associazione poi concentra l'attenzione sull'approvazione unanime da parte della Provincia nel
dicembre scorso di un ordine
del giorno, proposto dai consiglieri Franco Taddeo e Paolo
Graziano, nel quale sottolineano che anche il Comune di
Santi Cosma e Damiano deve
essere considerato, come Sessa
Aurunca, sede dell'impianto
nucleare. «Forse i disguidi postali - continua la lettera di Alleanza per Santi Cosma e Damiano- non hanno fatto arrivare
in tempo gli atti al Comune, ma
i nostri amministratori e il loro
attento delegato avranno letto
sulla stampa la notizia. Ed invece la nostra Amministrazione e
il suo solerte delegato sono rimasti in un silenzio assordante
e in un immobilismo che è in
netto contrasto con l'interesse
generale della popolazione.
Unica eccezione va fatta per
l'iniziativa del consigliere provinciale Franco Taddeo, che è
in minoranza al Comune di
Santi Cosma e Damiano. Ora lo
stesso Taddeo e i consiglieri
Vellucci e Ionta tornano alla
carica chiedendo al sindaco Di
Siena di adottare in consiglio un
documento analogo a quello
della Provincia. Se nello stesso
periodo prenatalizio il sindaco
Di Siena era impegnato a rimettere il protocollo d'intesa con la
Provincia per la chiesa di Campomaggiore e non avrà avuto
tempo per leggere quella richiesta relativa alla servitù nucleare, ora è nell'interesse di tutti
che l'atto sia adottato in consiglio prima possibile. Anche
questo -conclude il documento-
è un modo, forse migliore degli
altri, per ricordare l'antinuclearista Marcantonio Tibaldi»
DA LATINA OGGI DEL 1.2.13

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