venerdì 8 febbraio 2013

CRISI EVOTAPE: GUERRA TRA.....OPERAI!







E' polemica tra gli 82 ex operai della
Evotape e gli altri colleghi ora facenti
parte della Mancoop, la cooperativa
che, a giorni, inizierà il ciclo di produzione allo stabilimento di Santi Cosma
e Damiano. Una diatriba, nella quale
ieri si è espressa anche la Femca Cisl
di Latina, accentuatasi con la richiesta
da parte della curatela di raccogliere le
firme di tutti gli ex operai, nessuno
escluso, per tornare al tavolo della
Regione Lazio per l'eventuale concessione della Cig in deroga per quattro
mesi. La settimana scorsa, dopo le
assemblee e riunioni varie, non era
stata la disponibilità di tutti alla firma
del preavviso di licenziamento. I soci
della Mancoop, nella serata di venerdì,
dopo un'assemblea con i sindaci di
Castelforte e Santi Cosma e Damiano
e la curatela, hanno dato anche la
disponibilità a firmare. «Non siamo
affatto stupiti -hanno detto Maurizio
Cinquanta e Vittorio Zelfiro, che hanno parlato anche a nome degli altri 80
colleghi in mobilità- di quanto affermato dai soci della Mancoop che sulla
stampa si dicono pronti a firmare insieme a tutti gli altri lavoratori ex
Evotape, per far ottenere la cassa integrazione in deroga, mentre non più
tardi di tre giorni fa avevano ufficialmente dichiarato la loro contrarietà». I
lavoratori infatti ricordano i vari passaggi della vicenda e tutto il lavoro fin
qui svolto per ottenere la proroga della
cassa integrazione in deroga per la
quale c'e il via libera della Regione
Lazio e della curatela fallimentare purché tutti i lavoratori, nessuno escluso,
ne facciano richiesta rinunciando al
preavviso per il quale qualcuno ha già
firmato. «Venerdì scorso -hanno aggiunto Cinquanta e Zelfiro- si sono
svolti alcuni incontri con i lavoratori
ed i segretari provinciali Cecere della
Femca Cisl e D'Arcangelis della Filctem Cgil, nel corso dei quali gli 80 ex
Evotape hanno firmato mentre dai soci
della Mancoop è arrivato un secco no,
e questo la dice lunga su come questa
vertenza sia stata gestita fin dal principio, e quali posizioni di vantaggio
abbia ottenuto la coop all'interno della
vertenza. A tal proposito viene rammentato tutto il percorso nato a fine
dicembre per ottenere la proroga della
cassa integrazione, le forzature fatte
per far firmare la mobilità a quanti più
lavoratori possibile, gli attacchi ingiustificati lanciati verso quegli amministratori «colpevoli» di aver sostenuto
le ragioni degli 80 lavoratori ex Evotape ed accusati di ingerenze politiche
nella vicenda. «Appare finalmente
chiaro -hanno concluso i lavoratoritutto il piano nato intorno alla Mancoop e questo ripensamento dei suoi
soci, che ora a parole, affermano di
essere pronti a firmare, ne è un esempio lampante. I termini di proroga
della cassa scadranno il prossimo 7
febbraio, il tempo è quasi terminato. A
tutti loro vorremmo ricordare il vecchio detto delle nostre parti: che anche
le volpi più furbe finiscono in pellicceria». Dura anche la posizione della
Femca Cisl, che attraverso il segretario
provinciale Roberto Cecere, sottolinea
che «siamo alla solita falsificazione
della realtà. Venerdì 1 febbraio -ha
continuato Cecere- abbiamo incontrato i soci della Mancoop e da loro è stata
espressa la chiara volontà di non aderire al percorso per ottenere la proroga
della cassa integrazione in deroga.
Visto questo ripensamento, e considerato il filo diretto che hanno con la
curatela fallimentare, pensino loro ad
organizzare il tutto, noi eravamo pronti
a firmare già da tempo»

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