BOTTE agli
anziani
nell’ospizio
lager: blitz dei
carabinieri,
all’alba di ieri,
nella casa
di riposo «Oasi
Futura».
Sono bastate poche
settimane ai
militari
della
compagnia di Gaeta
per
raccogliere
le prove,
soprattutto
filmati
e
registrazioni
audio,
che hanno
consentito
al sostituto
p r o c u r
a t o r e
Simona
Gentile
di ottenere
dal giudice
per le
indagini
p r e l i m
i n a r i
Mara
Mattioli
le ordinanze
di arresto
per
l’a mminis
trat
o r e d e l
l a
struttura
Gianluigi
Valerio,
37enne
residente
a Formia,
e per 5
delle
inservienti,
tutte
straniere:
Nadia
Fesac, 54
anni, e
Silvia
B u r c h e
l e a ,
44,
residenti a
Itri; Halina
Rentiuc, 53
anni, ed
Elena
Sara,
50enne,
residenti a
Formia;
Acsana
Kozel, 51
anni,
residente
a Gaeta.
Tutti e sei
sono
ai
domiciliari.
Denunciate
a piede
libero altre
due persone:
C.G., 35
anni,
italiana, ed
S.M.,
30enne,
di
nazionalità
romena.
Secondo
quanto
accertato
dai carabinieri, le
inservienti
avrebbero maltrattato
per mesi gli
anziani
ospitati
presso la struttura.
«Abbiamo
registrato immagini
molto crude
che
preferiamo
non diffondere
» ha
spiegato il tenente
colonnello
Nicola Losacco
nella
conferenza stampa tenuta
ieri mattina
presso il
Comando
provinciale dei
carabinieri
insieme al capitano
Daniele
Puppin. «Anziani
non
autosufficienti a
volte del
peso di non più di
40 chili
picchiati e sballottati
nei letti
solo perché
avevano
osato chiamarle
durante la
notte. Quello che
ci ha
impressionato è la
cattiveria
con cui queste
donne si
comportavano nei
confronti
degli ospiti della
struttura».
L’indagine è
partita l’in -
verno scorso
dalla denuncia
dei
famigliari di un
anziano
degente che dal
trattamento
delle inservienti
avrebbe
riportato lesioni
evidenti.
Comportamenti
di cui
sarebbe stato a
conoscenza l’amministra
-
tore della
cooperativa di
gestione, il
formiano Gianluigi
Valerio, che
solo in
un caso
avrebbe formalizzato
un richiamo
nei confronti
di una delle
sue dipendenti.
Per di più
gli
ospiti della
struttura sarebbero
stati
trovati in condizioni
di scarsa
igiene dovuta
proprio alla
negligenza
delle
inservienti.
C’è un altro
dato in cui si è
soffermata l’attenzione
degli
inquirenti:
il fatto che la
struttura,
per quanto ospiti
diversi
anziani «malandati
», non
avesse in organico
personale
sanitario: né infermieri
né tanto
meno medici.
Per il vero
gli ospiti
risultano
tutti residenti, per
cui possono
contare sul
medico di
base a Itri. Questo,
però,
potrebbe non bastare
se come
sembra molti
di loro
sarebbero
non aut
o s uffi c i
en t i
perché in
tal
caso la
vigilanza
medica
sarebbe obb
l i g a t o
r i a .
Sulle loro
c o n d i z
i o n i
effett
ueranno
controlli
nei
p r o s s i
m i
giorni i
carabinieri
del
Nas con il
supporto
tecnico
di
specialisti
Asl.
In chiusura
di
confe renza
stampa il
tenente
colonnello
Losacco
e il
capitano Puppin
hanno voluto
precisare, però,
che a
maltrattare gli
anziani
ospiti erano le sole
inservienti
indagate mentre
altre - è
risultato dagli accertamenti
- si
comportavano
con apprezzabile professionalità.
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