lunedì 25 giugno 2012

CASTELFORTE: PD E PSI CHIEDONO DI USCIRE DA ACQUALATINA, I SERVIZI SONO DA TERZO MONDO!


I circoli del Pd e Psi di Castelforte

chiedono al Comune l'uscita da Acqualatina

e invitano i propri rappresentanti

consiliari a proporre l'immediata convocazione

del consesso civico

per approvare tale decisione.

«E' giunto il momento

- recita una nota dei

due circoli - che la maggioranza

decida di uscire

da Acqualatina, rispettando

la volontà popolare

espressa nell'ultimo referendum,

e dimostrare di

non essere succube né del

presidente della Provincia,

né del presidente della Regione.

Dopo le recenti dichiarazioni

del Presidente

della Provincia in merito

agli aumenti per i debiti

verso i Consorzi di Bonifica,

i due partiti di minoranza,

il Psi e il Pd, chiedono

ai loro rappresentanti consiliari

di convocare con urgenza

un Consiglio Comunale per deliberare,

così come altri comuni pontini,

l’uscita da Acqualatina. Già l’ex sindaco

Forte, il 16.11.2010, si era scagliato

contro Acqualatina per aver completamente

abbandonato il nostro territorio

definendo le “nostre fogne da terzo

mondo”, dimenticandosi però che proprio

lui aveva impegnato le azioni del

Comune di Castelforte, con atto di giunta

e non di consiglio, per garantire il

mutuo di 115 milioni di euro contratto

con la Depfa Bank. Oggi leggiamo che

la Polverini impone alla Provincia il

pagamento di svariati milioni di euro ai

consorzi di bonifica e il presidente Cusani,

affermando che tali importi non

sono di sua competenza, preannuncia

però aumenti di circa 200 euro/anno a

bolletta per pagare i debiti milionari agli

stessi enti consortili. Allora

-hanno continuato gli

esponenti del Pd e Psi- che

significa restare ancora in

Acqualatina? Forse per

pagare solo i debiti contratti

e ricevere solo schiaffi?

E che fine ha fatto la

nostra sorgente di Forma

del Duca, ceduta e poi abbandonata?

Nel 2012 ancora

vaste zone urbanizzate

del nostro territorio sono

senza fogne; e quelle che

funzionano, vedi Via Garibaldi,

via Capanna, via

Delle Terme, alle prime

piogge fanno schizzare in

cielo i tombini con le acque

nere che entrano nelle

civili abitazioni. Per non

parlare della depurazione,

regolarmente pagata; i liquami in mezzo

alle strade e i pozzi neri, nelle zone senza

fogna, sono a totale carico dei contribuenti

che hanno pagato le opere di

urbanizzazione, ma devono farsi carico

delle spese, per l’incuria e l’inerzia della

pubblica amministrazione».

G.C.

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