mercoledì 10 luglio 2013

L'ISPRA MONITORERA' L'AMBIENTE DELL'EX CENTRALE DEL GARIGLIANO!



Terminata la costruzione di un
deposito temporaneo per i rifiuti
radioattivi e l'adeguamento a
deposito temporaneo dell'edificio ex
diesel per i quali la Sogin è in attesa
dell'autorizzazione all'esercizio. Questa è una delle informazioni che, ieri
mattina, la Sogin ha fornito ai partecipanti al tavolo della trasparenza della
centrale nucleare del Garigliano, convocata a Napoli dall'assessore regionale Giovanni Romano. Un vertice al
quale hanno partecipato, tra gli altri, gli
esponenti del comitato antinucleare del
Garigliano, amministratori del casertano e del sud pontino come il sindaco di
Minturno Paolo Graziano e il delegato
Gabriele Caruso, e l'assessore all'ambiente della provincia di Latina, Gerardo Stefanelli. Quest'ultimo ha annunciato che l'Ispra avvierà un monitoraggio intorno alla centrale aurunca, in
collaborazione con l'Arpa di Campania
e Lazio. «Accogliamo di buon grado
questa iniziativa dell’Ispra – ha affermato Stefanelli – alla quale siamo
arrivati dopo tante richieste avanzate in
questi mesi per attivare un monitoraggio al quale potesse partecipare anche
la Regione Lazio. Sono già partite le
analisi dei suoli e delle acque marine e
i risultati saranno presentati nelle prossime settimane. Da tali riscontri apprenderemo se vi sono tracce di inquinamento dovute alla presenza dell’im -
pianto nucleare del Garigliano. In
merito all’inchiesta della Procura di
Santa Maria Capua Vetere, l’assessore
Romano ha spiegato che si tratta di
indagini partite su accertamenti cautelativi. Infine, abbiamo richiesto alla
Regione Lazio di farsi inserire nell’Os -
servatorio Nazionale sul Garigliano, al
quale attualmente partecipano soltanto
enti campani». Paolo Graziano, sindaco di Minturno ha apprezzato questa
nuova indagine ed ha chiesto un maggiore coinvolgimento dei Comuni del
sud pontino. Nel corso dell'incontro la
Sogin ha illustrato il programma di
avanzamento delle attività di smantellamento e la bonifica del sito. Tra
questi figura appunto il deposito temporaneo e il rinnovato edificio ex diesel, dove verranno custoditi in sicurezza i soli rifiuti radioattivi già presenti
nel sito e quelli prodotti dalle operazioni di bonifica. Le due strutture, poi,
saranno demolite quando i rifiuti saranno trasferiti al deposito nazionale.
La stessa Sogin, attraverso i propri
esponenti ha precisato che in vista
delle prossime attività di smantellamento e bonifica dell'impianto, sono in
corso di realizzazione i lavori del nuovo impianto elettrici e di ripristino del
rivestimento protettivo esterno dell'edificio reattore e di risanamento delle
facciate dell'edificio turbina. Inoltre è
stato ricordato che è in corso la progettazione del sistema di trattamento degli
effluenti radioattivi, denominata Radwaste. Ilmanagemento della Sogin, nel
corso dell'incontro (è il quinto tavolo
dal giorno della sua istituzione) ha
ricordato che nel 2012 la società ha
emesso i bandi di gara per la riattivazione dei sistemi ausiliari degli edifici
turbina e reattore, necessari per le operazioni di smantellamento e decontaminazione dell'isola nucleare, e quello
per lo smantellamento dei componenti
dell'ufficio turbina, che verrà adeguato
a deposito temporaneo. Inoltre è stato
ribadito che è in fase di conclusione
l'iter di gara per l'affidamento dei lavori

di caratterizzazione, decontaminazione e successiva demolizione del camino della centrale.

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