domenica 7 luglio 2013

DI NUOVO A RISCHIO LA SEDE DEL GIUDICE DI PACE DI MINTURNO







L'ufficio del giudice di
pace di Minturno rischia di rimanere senza operatori e di conseguenza
potrebbe chiudere i battenti.
L'allarme giunge dalle scadenze in programma, una
delle quali è prevista per il 13
settembre, giorno in cui le
due unità (il cancelliere Collalti e l'operatore De Luca)
che si trovano all'interno della struttura potrebbero essere
trasferite con l'entrata in vigore della riforma. E' possibile che ci sarà una proroga,
ma il problema resta, in
quanto negli uffici dovrebbero essere trasferiti le 2-3 unità
che il Comune ha assicurato,
per mantenere in vita il servizio. Un trasferimento che si
rende necessario in tempi
brevi, anche per indottrinare i
nuovi impiegati, chiamati a
muoversi tra migliaia di fascicoli che sono sistemati nei
tre piani dell'immobile. Come è noto il Comune si è
assunto l'onere di mantenere
in vita un ufficio del giudice
di pace tra i più attivi di tutto
il basso Lazio, ma la normativa prevede che siano i Comuni a dover provvedere al
personale, che garantirebbe il
funzionamento di un ufficio
dove rimarrebbero i due giudici di pace. E' chiaro che in
mancanza di ciò i vertici del
Ministero della giustizia
chiuderebbero anzitempo i
battenti e ciò comporterebbe
dei disagi enormi, soprattutto
se si considera la mole di
lavoro che svolge l'ufficio. Le
iscrizioni annue vanno da
quattromila a cinquemila,
senza contare le migliaia di
procedure pendenti. Tra l'altro, a rendere ancora più
complicata la situazione c'è
la questione delle pratiche
derivanti dalle multe, contro
le quali sono stati presentati
dei ricorsi. Contestazioni che
non vengono comunicate al
Comune, che da il via alle
procedure di ingiunzione nei
confronti di cittadini che, invece, o hanno pendente ancora il caso, oppure si sono visti
accogliere i loro ricorsi. Ci
sono circa 35mila casi di questo genere, le cui procedure
potrebbero avere tempi biblici. Un noto avvocato di Minturno, che non ama troppo
apparire, ha suggerito un'eventuale sanatoria avviata
dal Comune, dopo aver chiesto ed ottenuto l'ok alla Corte
dei Conti. Una sanatoria che
chiuderebbe tantissime pratiche, ma che farebbe incassare lo stesso al Comune di
Minturno cifre consistenti.
Per ora, comunque, il primo
atto da compiere, come sollecitato pure dal giudice di pace, è quello di inviare il personale, visto che oltre una
decina di unità della pianta
organica del Comune si è

detta disposta a trasferirsi negli uffici giudiziari di via Luigi Cadorna.
da latina oggi del 7.7.13

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