giovedì 23 agosto 2012

EMERGENZA IDRICA, NON SI PLACANO LE POLEMICHE






AD Acqualatina era stata
chiesta l’attivazione del
pozzo di Genzano a Minturno, ma i dirigenti
del l’ente idrico hanno
snobbato la richiesta presentata dall’Am m in is tr azione, in quanto il Comune
del sud pontino non soffre
di crisi idrica. E meno male che la previsione era di
questo tipo, altrimenti il
territorio comunale sarebbe rimasto a secco per mesi. Questa indiscrezione è
trapelata ieri nell’ennesi -
mo incontro tra cittadini
«assetati» e il
sindaco di
M i   n t u r   n o ,
Paolo Graziano, il quale ha
mostrato il
verbale del 24
maggio scorso, giorno in
cui si è svolto
l ’ i n   c   o   n t   r   o
de ll’Ato 4
con i sindaci
dei vari Comuni. Graziano, eletto da
soli tre giorni, tra le priorità ha inserito la riattivazione del pozzo di Genzano,
realizzato dal Comune agli
inizi del duemila e da tempo abbandonato a se stesso, tanto che sembra non ci
siano più la pompa e il
gruppo elettrogeno. Alla
proposta del primo cittadino l’ing. Ennio Cima, di
Acqualatina, rispose che
non era necessario investire per attivare il pozzo di
Genzano, in quanto «si potrebbe emungere una portata massima di 10-15 l/s,
recuperabile altresì dalle
risultanze della campagna
di recupero delle dispersioni idriche della rete. Ad
ogni modo - continuò l’in -
gegner Cima - il Comune
non soffre più di crisi idrica. E’ più opportuno concentrarsi sull’eliminazione
della torbidità delle sorgenti attive». Dunque il
pericolo siccità, nel non
molto lontano 24 maggio,
non veniva preso in considerazione, ma visto come
sono andate e stanno andando le cose, va sottolineato che la dirigenza di
Acqualatina ha sbagliato
previsione e forse ha danneggiato oltremodo il centro storico, dove il prezioso
liquido è mancato per
u n’insufficienza di pressione, che non permetteva
all’acqua di raggiungere i
piani più alti, ma anche le
zone. L’ente idrico, così
solerte a recuperare soldi
per ritardate volture, ma
molto lento a rimborsare
chi ne ha diritto, come si
comporterà ora che arriveranno all’autorità giudiziaria le denunce presentate
dai vari cittadini del sud
pontino, rimasti senza acqua per giorni e costretti a
lavarsi a casa di parenti e
amici che avevano la fortuna di poter disporre di un
liquido che, visti i tempi, è
troppo riduttivo definire
prezioso.
Gianni Ciufo

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