NO
alle esternalizzazioni a società incaricate di avviare procedure
di
accertamento, liquidazione e
riscossione
di tutti i tributi comunali. Lo hanno ribadito ieri i tre
consiglieri
di minoranza del Comune di Santi Cosma e Damiano
Franco
Taddeo, Ivano Ionta e Alfieri Vellucci, che hanno contestato quanto ha
deliberato l'Amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Di Siena. Per i tre
esponenti
di opposizione è un
ritorno
all'antica e precisamente
al
secondo biennio dell'Amministrazione guidata dall'ex sindaco
Ianniello,
ora assessore, quando
fu
affidato l'incarico alla ditta Artel dietro compenso del 30% della somma
accertata, non di quella
riscossa.
«Quell'affidamento -
hanno
detto Taddeo, Ionta e Vellucci - comportò l'emissione di
cartelle
pazze dell'ordine di circa
20
miliardi di lire, che avrebbero
portato
nelle casse di quella società esterna oltre sei miliardi di
vecchie
lire, senza nessuna certezza di poterne riscuotere alcuno. Questo fu il primo problema
che
l'amministrazione Taddeo,
poi
subentrata, affrontò e risolse
riaffidando
agli impiegati preposti quei compiti che erano stati
portati
all'esterno. Adesso con la
regia
dell'assessore al ramo Antonio Ianniello si ritorna all'antica nella quale
prevalgono i piccoli fini politico partitici piuttosto
che
l'interesse generale della collettività. Non sappiamo se questi
interessi
soddisfano persone interne all'amministrazione piuttosto che un uccello che
volteggia
da
qualche tempo sui cieli di santi
Cosma
e Damiano, con l'intento
di
preparare il nido per qualche
suo
pargolo o amici. L'operazione - hanno continuato i tre consiglieri di
opposizione - comporterà un sicuro aumento di spese,
visto
che bisognerà pagare la ditta esterna per lavori di accertamento che oggi
svolgono i dipendenti, i quali comunque continueranno ad essere pagati. E'
stata
sottovalutata anche la relazione della responsabile del settore ragioneria, che
ha raccomandato solo una sperimentazione
non
superiore ai tre anni, vista
l'esperienza
precedente con l'Artel; inoltre non viene attenuata la
responsabilità
di qualche amministratore come il vicesindaco
Petruccelli
che ha affermato di
aver
votato solo per disciplina di
maggioranza,
facendo balenare
l'ipotesi
di non condividere il
provvedimento
nella sostanza.
Solo
il tempo ci renderà evidenti
e
palesi gli ‘interessi di bottega’
perseguiti,
ma è ancora più certo,
visti
i precedenti, che questi interessi non rappresenteranno quelli
generali
della comunità di santi
Cosma
e Damiano, per la quale
quest'anno
sarà più pesante dei
precedenti».
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