IL 21 MARZO LA GIUNTA COMUNALE DI CASTELFORTE ALL'UNANIMITà HA AFFIDATO ALL'AVVOCATO LUIGI DI MAMBRO UN MANDATO AFFINCHè RAPPRESENTI IL COMUNE DI CASTELFORTE QUALE ENTE "PERSONA OFFESA" DAL REATO DI CUI AL PROCEDIMENTO PENALE ISTRUITO PRESSO LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI SANTA MARIA CAPUA A VETERE. UN PLAUSO VA ALL'AMMINISTRAZIONE CHE HA COLTO IL SENSO DI QUANTO DA PIù PARTI VENIVA RICHIESTO A TUTELA DEGLI INTERESSI DELLA POPOLAZIONE, IL RAMMARICO RESTA, PERò, PER IL COMPORTAMENTO OMISSIVO DELL'AMMINISTRAZIONE DI SANTI COSMA E DAMIANO, CHE PREFERISCE ASPETTARE LA CHIUSURA DELL'ISTRUTTORIA, PERDENDO UN'OPPORTUNITà CHE LA NORMA LE RISERVA IN QUESTA FASE PROCEDURALE E....DISCUTENDO DELLA PREVENZIONE DELLA PEDICULOSI!!!!!
L
Comune di Castelforte ha incaricato
l'avvocato
Luigi Di Mambro per essere
tutelato
quale eventuale «ente offeso» nell'inchiesta avviata dalla Procura di Santa
Maria
Capua Vetere sulla violazione in
materia
di prevenzione dell'inquinamento
da
agenti radioattivi nella
piana
del Garigliano.
Un'inchiesta
che, come è
noto,
riguarda la presunta
omessa
violazione che disciplina l'adozione di rigorose cautele nelle procedure di
prevenzione relative
alla
ex centrale nucleare
del
Garigliano, in via di
smantellamento.
La giunta
di
Castelforte, guidata dal
sindaco
Patrizia Gaetano, ha incaricato
l'avvocato
Di Mambro a seguire per conto
del
Comune quanto sta accadendo in una
vicenda
attualmente al vaglio dei giudici
casertani,
i quali stanno valutando le eventuali responsabilità connesse alla mancata
prevenzione
dell'inquinamento da radionuclidi nella piana del Garigliano e quindi
anche
nel Comune di Castelforte, che si è
riservato
la costituzione di parte civile nell'eventuale instaurando giudizio. La
decisione è scaturita dopo le notizie riguardanti
l'inchiesta,
che coinvolge
Castelforte,
che, come recita la delibera, ha ricevuto
finanziamenti
di gran lunga
inferiori
a quelli corrisposti
al
Comune di Sessa Aurunca, dove ha sede la struttura
nucleare.
«Secondo quanto
reso
pubblico dagli organi
di
informazione- continua
la
delibera- gli organi investigativi specializzati
avrebbero
confermato la presenza di livelli
di
radioattività superiori a quelli consentiti
e
tali da prospettare eventuali ulteriori contestazioni quali il reato di
disastro colposo
od
altre fattispecie delittuose a carico dei
responsabili».
Per l'esecutivo di Castelforte, l'area interessata dagli agenti inquinanti
investe
direttamente il territorio e il corso
fluviale
del Garigliano «ove sarebbero stati
rilevati,
dai nuclei specializzati di P.G.,
livelli
di radioattività non congrui ed eccedenti i limiti di legge, con grave
potenziale
nocumento
per i residenti del Comune di
Castelforte
e pregiudizio alle attività imprenditoriali e commerciali collegate al
turismo,
anche attesa la presenza nel territorio del polo termale di Suio».
L'Amministrazione precisa che intende porre in atto
ogni
iniziativa utile, anche in sede giudiziaria, affinchè sia adottata ogni misura
idonea
di
prevenzione dei rischi connessi per i
cittadini
residenti, di bonifica a carico dei
responsabili,
nonchè di accertamento di
eventuali
reati, anche in considerazione dei
diversi
fenomeni e malformazioni genetiche più volte registrate nel territorio
comunale, nonchè dell'alta percentuale di patologie tumorali (soprattutto
tiroidee), purtroppo riscontrate.
DA
LATINA OGGI DEL 3.4.13
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