venerdì 1 marzo 2013

CASTELFORTE: DRAMMA CONSUMATO ALL'ALBA TRA LE FIAMME DI UN APPARTAMENTO. MUORE UN'ANZIANA!







Una donna è morta questa mattina a Castelforte, nel Sud della provincia pontina, soffocata dal fumo sprigionato da un incendio... Le fiamme si sono sviluppate all'interno dell'appartamento in cui l'anziana vittima viveva sola in via Alfredo Fusco. L'allarme è scattato poco dopo le 5, immediatamente sono arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di Gaeta.
Da una prima ricostruzione sembra che le fiamme siano partite dal piano terra e che il camino la sera precedente non fosse stato completamente spento nella casa che si trova nel centro della cittadina. Allarmati dal fumo, poco dopo le 5,alcuni automobilisti hanno chiamato il 115. Quando sono arrivati i soccorsi nell'abitazione di Michelina Ciorra, che aveva 79 anni, per la donna non c'era più niente da fare, e' stata uccisa probabilmente dalle esalazioni.






UNA 79enne di Castelforte è
morta all'alba di ieri mattina per
asfissia, in seguito ad un incendio sviluppatosi nella sua abitazione di via Alfredo Fusco, 46,
situato proprio al centro della
cittadina del sud pontino. La
vittima dell'incidente è Michelina Ciorra, pensionata, che viveva da sola nell'alloggio che fa
angolo con Vicolo Zara. Una
morte che la donna non è riuscita ad evitare, nonostante avesse
al fianco del suo letto un balconcino che avrebbe costituito
la sua salvezza.
Tutto ha avuto
inizio ieri mattina, poco dopo le
cinque e mezzo,
quando un passante ha notato
uscire del fumo
dalle finestre
della casa dell'anziana signora. Immediatamente è scattato
l'allarme ai carabinieri e ai vigili del fuoco, che sono partiti dal
distaccamento di Gaeta. Giunti
sul posto hanno provveduto a
domare le fiamme che avevano
avvolto una parte dell'appartamento; secondo i primi accertamenti il rogo si sarebbe sprigionato dal frigorifero, interessato
da un corto circuito. La donna,
che stava riposando nella sua
camera da letto, non si è accorta
subito di quanto stava accadendo in cucina. Si è svegliata poco
dopo per il fumo che stava invadendo la casa, ma, invece di
aprire la porta del balcone che
aveva a fianco a se, ha cercato di
recarsi verso il luogo da dove si
era sprigionato l'incendio, ma
non ce l'ha fatta. E' caduta a
terra priva di sensi ed all'arrivo
dei soccorritori non è servita a
nulla la rianimazione. I carabinieri della stazione di Castelforte hanno avviato gli accertamenti, con l'ausilio dei colleghi
della scientifica, giunti appositamente da Formia. I rilievi
hanno interessato l’ap p a r t amento ed anche il balcone che,
se aperto, avrebbe potuto salvare la vita dell’anziana. Il sostituto procuratore di Latina, Maria
Eleonora Tortora, informata dai
militari dell'Arma, non ha disposto l'esame autoptico, essendo chiara la dinamica dei
fatti e la causa della morte,
sopraggiunta per asfissia. La
salma è stata rimossa dall'impresa funebre Circio ed è stata
composta in casa dei familiari,
in attesa dei funerali che si svolgeranno questo pomeriggio alle
15 all'interno della chiesa dell'Annunziata a Castelforte.
Commossi dal dolore i familiari
della vittima, tra cui un fratello
che gestisce una parrucchieria
proprio di fianco all'abitazione
della pensionata. Qui due agenti della polizia locale hanno garantito il regolare flusso delle
auto, i cui conducenti rallentavano per cercare di capire cosa
fosse successo. Durante gli accertamenti degli inquirenti un
piccolo gruppo di cittadini che
conoscevano la 79enne di Castelforte, si è radunato sul lato
di via Fusco. Tra di loro un'anziana, amica della pensionata,
che non ha saputo trattenere le
lacrime. «Ieri sera - ha detto -
ero passata di qui verso le dieci.
Abbiamo parlato un pò, ma non
pensavo mai che non l'avrei
vista più». Oggi ci sarà anche
lei all'esequie funebri, al termine delle quali la salma verrà
tumulata nel cimitero di Castelforte. La notizia della morte
della donna si è sparsa velocemente in tutta la città, i cui
abitanti sono stati svegliati dal
suono delle sirene dei soccorritori.
«LA morte di Michelina Ciorra
si poteva evitare se fosse stato
attivo il distaccamento di Castelforte, chiuso dal primo gennaio scorso».
Con grande
amarezza il segretario provinciale della
Cgil dei Vigili
del fuoco, Carmine Di Febbraro, ha rimarcato come un
presidio più vicino al luogo
d e l l' i n c i de n t e
avrebbe permesso un intervento più tempestivo. «Ci sono - ha continuato il
rappresentante provinciale dell'organismo sindacale - delle
responsabilità morali su quanto
accaduto, perchè pur facendo
tutte le cose il più veloce possibile, per arrivare da Gaeta a
Castelforte ci vuole più di mezzora. Con il presidio di Castelforte aperto ciò non sarebbe
accaduto e noi come sindacato
avevamo interessato della questione il Ministero dell'Interno,
ma non abbiamo ricevuto risposta». In verità anche i sindaci del
sud pontino, subito dopo la
chiusura, avevano inviato una
nota al Ministero, al Prefetto, al
presidente della Provincia e alla
direzione regionale dei vigili
del fuoco, rimarcando l'importanza di una sede che garantiva
circa 40mila abitanti, ma che in
estate tocca punte di 80mila
100mila unità. I primi cittadini
di Castelforte, Santi Cosma e
Damiano, Minturno e Spigno
Saturnia, nel loro documento
avevano sottolineato che il distaccamento più vicino (Gaeta)
dista 35 km, senza contare la
viabilità carente che non consente rapidi trasferimenti. Gli
interventi effettuati, la presenza
di un fiume a rischio esondazione e di una centrale nucleare,
non sono serviti a far riaprire il
distaccamento. «Gli interventi -
ha concluso Carmine Di Febbraro - dovrebbero essere effettuati entro 20 minuti, ma con
queste distanze da coprire non
ci si fa durante le ore poco
trafficate, figuriamoci d'estate.
L'estremo sud pontino è isolato,
perchè le distanze da Gaeta
sono rilevanti. Ci auguriamo
che questo incidente faccia riflettere e consenta la riapertura
di una sede che ha un'importanza strategica fondamentale». E'
auspicabile che la questione riapertura, alla luce di quanto accaduto, va quantomeno presa di
nuovo in considerazione.
Da LATINA OGGI DEL 1.3.13

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