venerdì 5 aprile 2013

EMERGENZA IDRICA NEL GOLFO: STORIA INFINITA!!!!! MENTRE A MINTURNO IL CONSIGLIERE BEMBO SI STA FACENDO PROMOTORE DI UNA CLAMROSA AZIONE GIUDIZIARIA, IL FAX DI ALLERTA CHE ACQUALATINA HA INVIATO IL 2 APRILE, A SANTI COSMA E DAMIANO VIENE PROTOCOLLATO IL 3 E VIENE PUBBLICATO IL QUATTRO SUL SITO ISTITUZIONALE!!!! INTANTO, UN EX AMMINISTRATORE DI ACQUALATINA, SI GODE IL GIUSTO PREMIO DELL'ELEZIONE A CONSIGLIERE REGIONALE!!!!!







SULLE due principali sorgenti di approvvigionamento
del sud pontino, ossia Capodacqua e Mazzoccolo ci sono
importanti problemi di torbidità legati alla pioggia. Il dato
è noto da almeno cinque anni
ma negli atti della conferenza
dei sindaci sono riportati alcuni dati che
appaiono in
contrasto con
quanto si sta
registrando in
questi giorni. Il
primo riguarda
la frequenza
media supposta per l’inter -
ruzione della
potabilità. In
specie è scritto
nella relazione
allegata al bilancio 2010
della società
A cq ua la ti na
che gestisce le
due sorgenti:
« .. . Ma zz o cc olo e Capodacqua... sono
soggette a saltuari eventi di
forte intorbidimento delle
acque insieme
a contaminazione batterica
(circa 3 all’an -
no) in concomitanza con
pr ec ip it az io ni
particolarmen -
te intense». La
media presunta è stata dunq u e a m p i amente sforata
alm eno
nell’ultimo anno. E anche
questo, per la
verità, è un dato che non sosorprende quasi nessuno,
neppure lo
stesso gestore
che, sempre
nel bilancio
2010, scriveva:
«...il fenomeno
è noto e studiato dai diversi gestori della
sorgente dagli anni 50.
Nell’inverno 2008-2009 il fenomeno si è peraltro presentato con una maggiore frequenza e per periodi più lunghi che negli anni passati».
Dunque che la situazione si
stesse aggravando sia su Mazzoccolo che su Capodacqua
era un elemento in grado di
preoccupare un po’ tutti. Al
punto che Acqualatina predispone e finanzia una serie di
interventi per ridurre o annullare quasi del tutto il problema. E inserisce nel piano degli investimenti opere sulle
due sorgenti per un totale di 6
milioni di euro di cui 3,5
milioni solo per Capoodacqua. Le nuove strutture dovevano essere portate a termine
nel biennio 2010-2012 in
quanto considerate il primo
problema di inquinamento
nella rete provinciale di approvvigionamento. Invece nel
2011 (quando gli interventi
non erano comunque ancora
cominciati) scatta un’altra
emergenza, quella dell’arse -
nico e tutti i soldi degli investimenti per le sorgenti del
sud vengono spostati sui
dearsenizzatori di Aprilia, Cisterna e Cori. Il passaggio non
è automatico perché la proposta di dirottare i fondi viene
dalla società ma è necessario
il nulla osta della conferenza
dei sindaci. Che puntualmente arriva nella seconda conferenza dell’Ato nel 2012. I sei
milioni destinati a migliorare
la potabilità dell’acqua delle
fonti di Formia e Spigno Saturnia vanno dunque all’arse -
nico con il voto favorevole dei
rappresentanti dei Comuni di
Formia, Minturno, Spigno
Saturnia, Castelforte e Santi
Cosma e Damiano (oltre che
di un nutrito gruppo di altri
sindaci). Oggi, con le ordinanze di divieto in corso, gli
stessi sindaci invocano chiarimenti da Acqualatina (!). Di
più: il sindaco di Formia Michele Forte appena tre mesi
fa, dopo l’ennesimo caso di
intorbidimento delle acque e
conseguente divieto, ha voluto un consiglio straordinario
per ottenere chiarimenti in
aula dall’amministratore delegato di Acqualatina, Raimondo Besson. Per la cronaca: quando è stato approvato
il trasferimento degli investimenti dalle sorgenti del sud ai
dearsenizzatori lo stesso sindaco ha votato a favore e nel
consiglio di amministrazione
di Acqualatina c’era un consigliere comunale della stessa
città, Simeone. E sempre per
la cronaca nel bilancio del
2012 gli investimenti su Mazzoccolo e Capodacqua nono
previsti nel quinquennio
2012-2017. Mancano solo
quattro anni.

LE REAZIONI DAI COMUNI.
ITRI.
IL 28 giugno 2012 quando nella conferenza dei
sindaci torna l’attuale L’ultimo ripensamento sindaco di Minturno, cui
adesso si chiede di discutere il caso-torbidità in
Consiglio, viene votato
anche un altro piccolo,
quasi insignificante,
punto che poteva essere
d’aiuto alla soluzione del
problema. Si tratta del
finanziamento per la ricerca di fonti alternative
nel campo pozzi tra Gaeta e Itri, più alcune adduzioni principali. L’im -
porto dell’i nve s t i m e n t o
è pari a mezzo milione di
euro e doveva essere effettuato già nel triennio
2008-2011. Ma, appunto, a giugno 2012, riulta
che a questo scopo non è
stato speso neppure un
centesimo. Però l’idea di
cercare qualche altro
app rovv igio name nto
viene comunque considerata buona e i soldi
restano ma i tempi di
intervento vengono posticipati al programma
degli interventi da fare
tra il 2018 e il 2033.
Come si vede tutti gli
amministratori del sud
pontino sanno esattamente cosa è accaduto
nella gestione delle sorgenti e perché il gap
strutturale sussiste ed è
dunque necessario vietare l’uso potabile dell’ac -
qua. Ciò nonostante si
continuano a fare domande tra loro. E’ perlo -
meno insolito.

MINTURNO.
RICHIESTA di risarcimento danni e coinvolgimento di tutte le
Amministrazioni del comprensorio per invocare nuovi investimenti. Il fenomeno della torbidità
dell'acqua, ripresentatosi l'altro
ieri per l'ennesima volta, ha scatenato una serie di reazioni, alcune delle quali tese ad ottenere il
risarcimento per i danni subiti. La
più clamorosa è senza dubbio
quella dell'avvocato Mino Bembo, capogruppo della lista Graziano e delegato al contenzioso, il
quale si sta facendo promotore di
un'azione giudiziaria. «Dopo
l'ennesima nota di Acqualatina -
ha detto il legale- che ci ha informato dell'ennesimo rischio di torbidità dell'acqua, penso che sia
arrivato il momento per chiedere
un risarcimento danni ad Acqualatina. A tal proposito ho avviato
le procedure per avviare un'azione giudiziaria e i cittadini che
vorranno aderire possono farlo.
Non è più possibile continuare a
questo modo, dopo tutti i problemi che abbiamo vissuto l'estate
scorsa con la crisi idrica ed ora
con la torbidità dell'acqua, fenomeno verificatosi tre volte nel
giro di un mese e mezzo». Ancora
è vivo il ricordo di quanto avvenuto durante la stagione estiva
2012, quando Acqualatina aveva
rassicurato tutti circa la disponibilità dell'acqua. Poi si è passati
alla distribuzione di bottiglie
d'acqua e alla richiesta di autobotti. Giuseppe Tomao, capogruppo
di Città Nuove, ha giudicato drastica la situazione idrica, anche in
considerazione dell'esosità delle
bollette, ma ha invitato le Amministrazioni di tutto il comprensorio a mobilitarsi, per far terminare
una situazione che è diventata
insostenibile. «L’acqua -ha detto
Tomao- manca d’estate ed è sempre torbida d’inverno, quindi non
potabile. Chiedo alle Amministrazioni del comprensorio di
chiedere ad Acqualatina quali investimenti stanno facendo per
migliorare questa drammatica situazione. Allo stesso tempo è
opportuno convocare con urgenza i vari consigli comunali su
questo tema che tocca indistintamente tutti i cittadini del comprensorio e che lede uno dei diritti
umani fondamentali, ossia l’ac -
cesso all’acqua potabile”. Ma anche alcune associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra
e stanno organizzandosi per avviare iniziative tese a tutelare gli
utenti».

CONFRONTO tra consiglio comunale di Minturno e
amministratori e tecnici di Acqualatina, per discutere
sulla torbidità dell'acqua, la tenuta della rete fognaria
in vista dell'estate e i lavori di ripristino dopo gli
interventi di manutenzione. A chiederlo è il capogruppo
di Minturno cambia, Gerardo Stefanelli, che ha invitato
il sindaco di Minturno Paolo Graziano e il presidente
del consiglio, Gianni Izzo, a convocare un incontro con
i vertici di Acqualatina,
per un confronto "tranquillo, senza polemiche e
trasparente, per consentire ad ognuno di farsi
u n’idea compiuta della
realtà, senza demagogie e
strumentalizzazioni, ma
con grande senso di responsabilità. Una riunione
ha continuato l'esponente
di opposizione- per capire
costa sta facendo Acqualatina in merito, per esempio, agli scoli a mare. Insomma comprendere quale strategia sia stata messa
in opera per risolvere i problemi. Vorremmo capire
anche quali soluzioni sono state studiate per fronteggiare l’emergenza idrica, che potrebbe nuovamente ripresentarsi con tutti i disagi che abbiamo vissuto lo scorso
anno”. L'assessore all'ambiente ha quindi chiesto una
urgente convocazione di un consiglio comunale alla
presenza dei funzionari di Acqualatina, per affrontare
i problemi che potrebbero ripresentarsi durante la
stagione estiva.

DA LATINA OGGI DEL 5.4.13



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