giovedì 22 settembre 2011

PIANO CASA: PARLA CIOCCHETTI.


                                                                 


«L’APPROVAZIONE del Piano Casa della Regione Lazio, è stato senza alcun dubbio una risposta alle aspettative dei cittadini, ed una svolta nel campo dell'edilizia

e non solo». Lo ricorda il vice-presidente della Regione, Luciano Ciocchetti che

ripercorrendo gli otto giorni che hanno visto «barricati in Consilo. Visto che la modifica di legge va incontro all'esigenza di semplificazione delle procedure amministrative, con il silenzio assenso e la semplice presentazione delle DIA laddove gli enti locali non limitino il ricorso allo strumento legislativo regionale. Una

legge che, secondo il giudizio di Ciocchetti, risponde all'emergenza occupazionale e abitativa che affligge ormai da anni il nostro Paese. Pertanto le legittime aspettative

di un Piano Casa che punta alla creazione di 21 mila posti di lavoro non appaiono poi un male, per l’ ispiratore della modifica legislativa, il vice presidente Luciano

Ciocchetti che ricorda lo stato di crisi del settore dell'edilizia, in forte recessione, e tutti gli aspetti che renderanno, negli anni a venire, questo Piano, un piano apprezzato ed adeguato alle esigenze delle famiglie laziali. Quattordici punti di rilievo strategico

che a partire dall’estensione degli interventi di ampliamento del 20% anche agli edifici residenziali e comunque entro un massimo di 70 metri quadrati permetteranno

alle abitazioni uni familiari o aggregate a schiera l’ampliamento per ciascuna di esse

fino al 20% e comunque fino ad un massimo di mq 70. L’estensione dell’edilizia sociale anche alla categoria degli studenti universitari e alle categorie protette e

svantaggiate, nonché ai componenti del comparto sicurezza, dei vigili del fuoco e delle forze armate. Un ampio spettro viene offerto attraverso le opere di demolizione

e ricostruzione, che consentiranno di ottenere canoni calmierati attraverso l’obbligo alla riserva di un 30% per l’edilizia sociale. Ma anche l’aumento di volumetrie fino al 60% laddove le proprietà restino immutate, tagliando le gambe alle speculazioni

e favorendo l’edilizia eco-e bio-sostenibile con premi di cubatura fino al 35%. Una filosofia protesa alla riduzione del consumo del territorio, che per i piani di zona prevede l’utilizzo delle aree libere per realizzare alloggi destinati ad edilizia sociale. Attenzione alle zone agricole per le quali il recupero di volumetrie destinate

fino a ieri alle pertinenze, nel limite massimo dei 70mq. Ciocchetti sottolinea inoltre come l’attenzione riservata dal Piano al turismo della nostra Regione, si sostanzi essenzialmente nell’esclusione di interventi su edifici situati in zone vincolate,

tranne poter intervenire laddove lo strumento urbanistico lo consenta, favorire l’albergo diffuso ed al contempo semplificare le procedure e la formazione di piani

programmi integrati tesi al riordino delle periferie, con la possibilità di riqualificare le fasce costiere sottoposte a vincolo di legge, prevedendo la demolizione

dei prefabbricati esistenti, al fine d’incentivare la restituzione delle aree vincolate alla pubblica utilizzazione. Quattordici punti di rilievo per il rilancio del settore e non solo: Una vittoria, l’approvazione del Piano casa, che ricalca le aspettative delle

famiglie, e punta al rilancio dell'edilizia, tramite il rinnovo e la tutela del patrimonio esistente, attraverso Piani di Riqualificazione Ambientale, delle periferie

e meno consumo di suolo agricolo.

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