mercoledì 14 settembre 2011

La Asl trasloca e nel quartiere cambia (quasi) tutto

DEL vecchio albergo Caposele a suo modo simbolo della ex spiaggia nobile di Formia non resta più

niente. Quindici anni fa era stato chiuso e affittato alla Asl. Scelta pessima ma probabilmente inevitabile perché il litorale di Vindicio in quel momento era diventato inospitale e inquinato dalla rete fognaria di Itri non depurata. La Asl di 15 anni fa poi aveva ancora tanta voglia di spendere soldi pubblici e lo poteva anche fare più o meno indisturbata. Oggi no, pure la Asl deve risparmiare, chiudere i battenti inutili e smobilitare. ed è quello che sta facendo in queste ore.

Trasloco in atto degli uffici di Caposele. Si va tutti a Gaeta presso l’ospedale. La ditta porta

giù sedie e bacheche ed è una scena a tratti surreale nella calma di settembre che aleggia su Vindicio, il quartiere che forse poteva fare tutto e che ora può diventare un fantasma.

Rischia di trovarsi il pontile delle petroliere a nord, il porto turistico a sud e una spiaggetta erosa

al centro, con un buco nero che è l’ex dancing sequestrato e arrugginito. A questo pezzo di città poteva toccare un futuro, e persino un presente, migliore.

In realtà di investimenti medio grandi su Vindicio ne sono stati fatti: nuovo lungomare, interventi

sulla pineta, potenziamento dell’impian to di depurazione di Itri con effetti benefici sulla qualità delle acque, rinascimento finanziato direttamente dalla Regione Lazio e una battaglia comunque finita bene per l’allontanamento degli impianti di itticoltura.

All’improvviso è arrivato l’inizio del tracollo, legato solo in parte alla possibilità che tra pochi mesi

verrà costruito un lungo braccio di cemento al confine con Gaeta. E altrettanto marginale è l’effetto che avrà il trasloco degli uffici Asl, scelta deleteria più per i cittadini che rimarranno senza servizi

che per l’assetto urbano. Il fatto è che Vindicio non ha mai avuto un suo posto nella programmazione della città e infatti adesso va avanti a tentoni. Non si può escludere in questo momento che l’ex hotel Caposele possa diventare un altro rudere, a meno di un cambio di destinazione d’uso  che il Comune di Formia dice di non voler mai più concedere, neppure in un

tempo di crisi come quello attuale. Il trasloco di una parte importante dei servizi sociosanitari da

Formia a Gaeta è dettato proprio dalla necessità di risparmiare sull’a ffit t o mentre a poco più di cinque chilometri c’è una struttura (l’ospedale) ristrutturata a peso d’oro e subito dopo smantellata

nella parte dell’assistenza. Per i pazienti e le famiglie non sarà un trasferimento indolore perché

questa sede della Asl erogava servizi delicati come i certificati per l’assistenza agli invalidi e ai

malati terminali. Di fronte a questa situazione il vulnus urbano di un nuovo edificio fatiscente appare probabilmente meno significativo, per quanto sia i residenti di questa parte della città, sia gli

operatori avevano sperato e invocato una riqualificazione complessiva del quartiere, la zona costiera

più vicina al centro. A fermare la «smobilitazione » di Vindicio potrebbe essere un’azione legale.

Quella degli operatori del lungomare con un ricorso al Tar per l’annullamento del protocollo Eni, ma prima bisognerà provare la illegittimità della procedura seguita. Che fino a ieri sembrava perfetta. L’altra strada giudiziaria è quella di una class action, anche questa ormai annunciata, dei cittadini contro la Asl e la Regione Lazio per la decurtazion dell’offerta sociosanitaria sul territorio. Sono due strade entrambe difficili, innovative e costose. Ma tutto sommato è quello che ci si aspetta per un’area come Vindicio, ancora appetibile sul piano della vivibilità come dimostra il successo delle attività sportive legate al mare e il recente riassetto dell’area archeologicaper finalità proprio sportive.



Da LATINA OGGI DEL 13.9.11

COME AL SOLITO IL PD NON è D'ACCORDO NEMMENO AL SUO INTERNO

SUL trasferimento del distretto sanitario dalla sede di Vindicio all’ospedale di Gaeta si registrano gli interventi di alcuni esponenti del partito democratico di Formia.

Nello specifico il coordinatore del II circolo, Giovanni Costa – r ag g ru p p am e nt o

che ha rappresentanti in Consiglio quali Sandro Bartolomeo e Luigi De Santis - ed il

consigliere comunale Sandro Zangrillo che appartiene al III circolo insieme a

Giuseppe Masiello. Il primo raggruppamento lancia un appello affinché

 «vengano organizzati al più presto ed al meglio i servizi su tutto il territorio in modo da alleviare i disagi e le difficoltà che i cittadini di Formia e delle città ancora più distanti da Gaeta sarranno costretti ad affrontare». Ed al riguardo avanza le proposte: «Una città come Formia, con circa 40mila abitanti, non può permettersi di non avere

assicurati quantomeno i servizi della Saub e di medicina legale, per la scelte del medico, per le esenzioni, per le visite fiscali, per le pratiche di rinnovo patenti o di invalidità. Una sede adeguata potrebbe già essere reperita all’interno dei locali comunali, come già avviene ad esempio a Gaeta. Il servizio delle vaccinazioni potrebbe, ad esempio, essere ospitato nei locali dell’ex Umberto I: è una sede centralissima, in via Vitruvio davanti all’ex cinema Miramare, facilmente raggiungibile, con parcheggi vicini e a costo zero per la comunità. Il servizio di

Riabilitazione per i minori diversamente abili potrebbe tornare nella precedente sede di Sant’Eramo in Colle, nei locali giudicati idonei alla luce della normativa vigente. Secondo noi la Asl può e deve garantire anche a Formia le prestazioni specialistiche ambulatoriali trasferite a Gaeta.

Nei locali ospedalieri adibiti ad ambulatori, ed altri ancora se necessario, potrebbero

operare anche i medici e gli infermieri del distretto». Non condivide queste proposte il consigliere Sandro Zangrillo per il quale, innanzitutto, la scelta di trasferire il distretto è stata «egregia, visto i costi che bisognava sostenere per l’affitto della struttura del Caposele». «Quando si parla di sanità, bisogna pensare a tutto il comprensorio - precisa Zangrillo -. L’o rga n i z z a z i o n e fatta è lodevole. Credo però che i sindaci di Formia e di Gaeta debbano lavorare insieme per migliorare i trasporti, attivando una linea diretta degli autobus da Formia all’ospedale di Gaeta,

eliminando i disagi agli utenti». Ed entrando nel merito dei suggerimenti dei colleghi del Pd, Zangrillo aggiunge: «Spostare il servizio di vaccinazione in via Vitruvio sarebbe una scelta errata. Dove andrebbero a parcheggiare le mamme? Dal molo Vespucci dovrebbero recarsi con le carrozzine in pieno centro? E’ più giusto far rimanere il servizio a Sant’Eramo in Colle, dove non ci sono barriere architettoniche

ed il parcheggio è vicino».
DA LATINA OGGI DEL 14.9.11

NDR: il nostro quotidiano principe e di riferimento solo oggi si accorge di quanto questo Blog aveva dato informazione oltre venti giorni fa. Ma quelli erano tempi di ferie e tutto si poteva fare senza che alcuno alzasse un dito: i primi trasferimenti, quelli relativi all’attività di dieci ambulatori, sono stati operativi dal 22 agosto, quindi il trasporto materiale delle suppellettili è stato effettuato proprio nella settimana di ferragosto: di che cosa avevano timore? Certo che la motivazione del risparmio del fitto dell’ex albergo Caposele è validissima, ma allora eprchè far passare quindici anni per accorgersi di questo problema economico? Chi volle quella dislocazione a tutti i costi è stata l’amministrazione Malucelli, di acqua ne è passata sotto i ponti, così diversi direttori generali si sono succeduti di diversa indicazione politica. Investendo in infrastrutture e pagando la stessa cifra del canone annuale, si sarebbe potuto costruire un immobile del costo di circa nove miliardi delle vecchie lire, dove poter allocare tutte le attività distrettuali, invece oggi stiamo a discutere se sia più o meno giusto che servizi primari dell’assistenza, soprattutto ai disabili debbano avere una dislocazione così decentrata. In nome del risparmio, ora, a pagare sono sempre le fasce più deboli!
PS: SULLE RISPOSTE CONTRADDITTORIE DEL PD LOCALE AL PROBLEMA OGNI COMMENTO è SUPERFLUO,
(mdc)

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