mercoledì 7 marzo 2012

EVOTAPE. CHIESTO L'INTERVENTO DEL PREFETTO


ASSEMBLEA ieri presso lo stabilimento Evotape di Santi Cosma e Damiano tra i lavoratori e le organizzazioni sindacali. Un vertice durante il quale è stato deciso di chiedere un nuovo incontro al prefetto di Latina, per trovare una soluzione alla drammatica situazione in cui si trovano i dipendenti, i quali sono in cassa integrazione straordinaria da ben 14 mesi. L'annuncio  è stato dato ieri dal segretario provinciale della Ugl chimici di Latina, Armando Valiani, il quale ha precisato che«se non ci saranno risposte in merito metteremo in campo ogni azione possibile affinché venga ascoltata la voce di questi lavoratori che da troppo tempo attendono di conoscere quale sarà il loro futuro. In attesa che il Tribunale di Latina si pronunci - ha concluso Valiani – auspichiamo  che tenga conto delle difficoltà in cui si trovano i lavoratori e le loro famiglie, così come delle criticità che sta attraversando tutto il territorio pontino». La riunione di ieri, alla quale hanno partecipato anche i delegati della Cgil, è stata indetta per la situazione di stallo esistente in merito alla ripresa dell'attività dello stabilimento di nastri isolanti. Dal giorno della cessazione dell'attività sono state tante le indiscrezioni, come l'ingresso di nuovi proprietari, finanziamenti, nuove denominazioni e tante altre promesse, poi rimaste solo sulla carta. Tra le cose certe c'è un giudice delegato del tribunale di Latina con i commissari  liquidatori che si stanno occupando della questione Evotape, ma della ripresa dell'attività, più volte annunciata, non si ha notizia. Nei mesi scorsi non sono mancate le polemiche e le prese di posizione, come l’affidamento ad una società esterna del servizio di guardianìa, poi rientrato dopo le proteste di sindacati e lavoratori. In precedenza era stato illustrato il progetto Evolution 131, che grazie a corposi finanziamenti, prevedeva la salvaguardia dei 140 posti di lavoro con il potenziamento della produzione dei nastri isolanti e la produzione di energia fotovoltaica. Tante promesse, ma tutto è rimasto nelle intenzioni, con lo stabilimento di Santi Cosma e Damiano fermo da mesi. Le maestranze sono in assemblea permanente ed attendono di sapere quale futuro ci sarà per loro. Un futuro pieno di incognite e di dubbi per gli operai, stanchi di una situazione che rischia di far chiudere per sempre l'unica realtà industriale dell'estremo lembo del sud pontino. Ora i sindacati hanno deciso di interessare il prefetto per sbloccare una situazione che ha assunto livelli preoccupanti.

Gianni Ciufo

DA LATINA OGGI DEL 6.3.12

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