domenica 18 marzo 2012

CASTELFORTE DIMENTICATA DAGLI ORGANIZZATORI DELLE CELEBRAZIONI DELL'UNITA' NAZIONALE!




SINDACO e assessore di Castelforte

contro Giancarlo Cardillo, ex delegato

della giunta

g u i d a t a d a

Gianpiero Forte.

Ieri è stata la

giornata delle

repliche all'ex

assessore e vicesindaco,

che

nei giorni scorsi

aveva ridim

e n s i o n a t o

l'attività del

settore servizi

sociali (guidato

da lui sino a

pochi mesi fa)

e ieri contestato

la mancata

adesione del

Comune alla

giornata finale

delle manifestazioni

indetti

per l'anniversario

dell'Unità

d'Italia. Maurizio

Cinquanta

e il sindaco

Gianpiero Forte

accusano

Cardillo di essere

in campagna

elettorale e di alzare polveroni. Il

sindaco Forte ha precisato che il Comune

non ha partecipato alla cerimonia

di chiusura a Roma perchè l'amministrazione

non è stata invitata, ma ha

ricevuto solo un suggerimento ad organizzare

un evento analogo sul territorio.

«Organizzare -ha detto- tanto per

fare qualcosa non è il caso, ma ribadisco

che abbiamo dimostrato con i fatti

l'attaccamento alla Patria. Ancora una

volta, il consigliere Giancarlo Cardillo

ha perso una buona occasione per

evitare brutte figure e si è addirittura

abbandonato, e non è la prima volta, a

giudizi gratuiti sulla mia persona, attribuendomi

pensieri che sono estranei

alla mia storia, alla mia vita e alla mia

professione. Vorrei essere arrabbiato

con lui, ma non ci riesco, lo capisco. In

questi ultimi mesi, infatti, si è cacciato

in un vicolo cieco e cerca di uscirne ma

continua a fare errori.» Cardillo, dal

canto suo, ha precisato che il suo non

voleva essere un attacco personale verso

il sindaco, con il quale ha collaborato

per oltre 4 anni. Sulla stessa lunghezza

d'onda di Forte la replica dell'assessore

Maurizio Cinquanta,

succeduto proprio a Cardillo. «Non è

condivisibile -ha affermato- pur considerando

il clima da campagna elettorale,

che passi un messaggio non veritiero

e sostanzialmente strumentale nei

confronti della cittadinanza ma, soprattutto,

nei confronti di chi ha più

“bisogno” di certi servizi e certe attenzioni.

Le varie esigenze che scaturiscono

dal “sociale” non possono e non

devono sottostare a personalismi che

sono la negazione più completa del

bene comune. I personalismi sono

“velleità di tempi passati” che non

sono, grazie a Dio, più accettabili. Il

consigliere Cardillo continua, invece, a

non tenere in considerazione i risultati

oggettivi che questo assessorato sta

ottenendo. Nel suo immaginario egli

continua a pensare che, se certi servizi

proseguono e si migliorano, come è

giusto che sia, i cittadini non gli riconosceranno

la sua “indispensabilità”.

Ormai Cardillo si è rivestito del ruolo

più di censore che di politico, senza

rendersi conto che parla del “niente”,

pur sapendo che questa amministrazione

sta continuando a dare risposte ai

cittadini proprio perché certi obiettivi,

anche da lui condivisi, si stanno raggiungendo

nel rispetto del programma

elettorale presentato cinque anni fa».

Gianni Ciufo

DA LATINA OGGI DEL 16.3.12

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