venerdì 2 dicembre 2011

CASTELFORTE: UDC DIVISO E PRONTO ALLO SCONTRO.

A Castelforte non era previsto alcun documento di sfiducia al sindaco Forte e l'atteggiamento tenuto in consiglio dagli esponenti dell'Udc ne è la conferma.
Il segretario della Vela, Gianfranco Salerno, smentisce il tentativo di sfiduciare
il collega di partito Gianpiero Forte e sottolinea che in politica contano le cose ufficiali. Ma aspettare gli eventi ufficiali sign ificher ebbe non poter dire
quanto sta succedendo a Castelforte, con l'Udc diviso in due.

C’è chi dialoga
col Pdl. Si tratta di incontri non ufficiali e per il segretario Salerno sarebbe bastato che tre consiglieri di maggioranza si collocassero in minoranza per mettere in difficoltà l'attuale a mm in is tr az ione. «Di ufficiale - ha continuato Salerno - ci sono le dimissioni da vice sindaco di Cardillo (ma anche quelle da capogruppo di maggioranza di Pompeo) e del suo passaggio in minoranza, ora rappresentata da
sei consiglieri». Lo stesso segretario ha confermato gli incontri ufficiosi tra componenti di maggioranza e minoranza e nessuno può impedirlo. Non resta
che attendere il nome ufficiale del sindaco. Intanto il consiglio ha approvato il bilancio coi voti di tutta la maggioranza, la minoranza ha votato contro, mentre Cardillo si è astenuto. Una decisione scaturita dal fatto che l'ex vice di Forte aveva gestito il bilancio in quanto facente parte sino a poco tempo fa della giunta, mentre ora appartiene ad un gruppo consiliare di minoranza come il Pd. «Il Pd - ha detto Cardillo - non è riuscito ad esprimere mai la leadership di Castelforte. Pertanto considerato che il Pd dopo le regionali a Castelforte è diventato il primo partito, considerate le capacità e le esperienze presenti all'interno del partito, è arrivato il momento che il prossimo sindaco di Castelforte sia del Pd». Ha voluto sottolineare l'importanza del progetto politico e non perché abbia in mente di essere lui il candidato sindaco. Chiaramente se i vertici del PD accogliessero questa richiesta di Cardillo salterebbero tutti gli accordi dei quali si è tanto parlato in questi
giorni tra la corrente dell'Udc facente capo a Fusco e quella parte del Pd che aderendo alle sollecitazioni di quest'ultimo c an di d er e bb er o Gaetano Patrizia.
Ma proprio a questo disegno Cardillo ha espresso il suo netto no. «Ormai
a Castelforte - ha concluso Cardillo - è necessario che si scontrino programmi diversi
e persone che hanno un concetto della politica antitetico tra loro e questo nell'interesse esclusivo dei cittadini, i quali hanno il diritto di capire chi o cosa amministrerà Castelforte nei prossimi cinque anni».
Gianni Ciufo
DA LATINA OGGI DEL 1.12.11

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