venerdì 3 luglio 2009

Camorra alla sbarra, richieste di condanne

Richieste pesanti quelle del pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Roma, che nel corso di decine di udienze ha cercato di dimostrare come negli anni novanta si fosse costituita nel sud pontino un’associazione camorristica, legata al clan dei Casalesi, il gruppo «Mendico», e come il sud fosse stato investito dalla guerra tra gli stessi Casalesi e i La Torre-Esposito. Il pm De Martino ha così chiesto tre ergastoli, altre sette condanne per un totale di 53 anni e mezzo di reclusione, e due assoluzioni per non aver commesso il fatto. L’ergastolo è stato chiesto per Michele Zagaria, attualmente considerato uno tra i latitanti più pericolosi, che in «Anni ’90» è accusato dell’omicidio dell’imprenditore Giovanni Santonicola, ucciso a Spigno Saturnia il 9 settembre 1990. Ergastolo poi richiesto per Orlandino Riccardi, di Castelforte, anche lui accusato dell’omicidio di Santonicola e ritenuto a capo dell’associazione camorristica di Castelforte, oltre che responsabile di un’estorsione aggravata ai danni del commerciante fondano Giovanni Grassi, e fine pena mai per Ettore Mendico, originario di Minturno, ritenuto il secondo capo del «gruppo di Castelforte» e responsabile della scomparsa di Rosario Cunto, il 27 aprile 1990 a SS. Cosma e Damiano, un sorvegliato speciale che da qualche tempo lavorava come fabbro, secondo gli inquirenti ucciso da Mendico per vendicare la morte del nonno, ucciso 29 anni prima proprio da Cunto. Il pm De Martino, per quanto riguarda l’associazione per delinquere di stampo mafioso, ha quindi chiesto 9 anni di reclusione per Domenico Buonamano, di SS. Cosma e Damiano, 9 per Antonio Antinozzi, sempre di SS. Cosma e Damiano, 9 per Luigi Pandolfo, di Castelforte, 8 per Antonio La Valle, di Castelforte, 7 per Maurizio Mendico, 5 anni e mezzo, concedendo le attenuanti generiche, per Luigi Cannavacciuolo, di Minturno, e 6 anni e 600 euro di multa, concedendo sempre le attenuanti generiche, per Luigi Riccardi, accusato solo dell’estorsione a Grassi. Chiesta invece l’assoluzione per Giuseppe Ruggieri, di Itri, difeso dall’avvocato Igor Ruggieri, e per Giuseppe Sola, difeso dagli avvocati Angelo Palmieri e Enzo Biasillo. ( da Il tempo del 3.7.09)

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