mercoledì 3 ottobre 2012

EVOTAPE: L'OCCUPAZIONE CONTINUA






CONTINUA la protesta e
l'occupazione degli operai della Evotape, che dall'altra sera
hanno deciso di picchettare lo
s t a b i l i m e nto di Santi
C o s m a   e
D am i a no ,
dopo la decisione del
giudice fallimentare di
rigettare la
richiesta del
fitto del ram o   d i
a z   i e n d   a ,
pr es en ta ta
dalla Manucoop. Gli
operai facenti parte
della coop   e r   a   t   i v a
s pe rava no
nella concessione del giudice fallimentare, che però non è arrivata, provocando la reazione delle
maestranze, le quali hanno occupato la fabbrica.
«Rimarremo qui -hanno
detto alcuni degli operaisino a che non avremo
una risposta precisa su
questo diniego che c'è stato. Sono due anni che va
avanti questa situazione e
ci siamo stancati. Il tempo delle chiacchiere è finito, ora vogliamo i fatti».
Intanto è stata resa nota la
lettera che il curatore fallimentare, avvocato Manciocchi ha inviato alla
Manucoop, la cooperativa
che intende proseguire
l'attività dell'azienda fallita. Nella nota si precisa
che la procedura fallimentare nel proprio svolgimento esegue ogni
adempimento di natura
patrimoniale su espressa
autorizzazione del giudice delegato sentito il comitato dei creditori, nominato prima della verifica dello stato passivo con
provvedimento del giudice delegato. Nel documento poi viene annunciato il non al fitto del
ramo d'azienda, che ha
mandato su tutte le furie
gli operai, che vogliono
conoscere le motivazioni.
Il responsabile locale della Cgil, Pasquale olivella,
lascia aperta qualche speranza. «Io sono fiducioso
-ha detto- perchè sia il
giudice fallimentare sia il
curatore fallimentare
avranno il buon senso di
comprendere la gravità
della situazione e la volontà di una cinquantina
di ex operai che, attraverso la Manucoop, vogliono
far tornare a vivere lo
stabilimento».

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